martedì 24 giugno 2008

Razzismo: si presenta oggi al Parlamento europeo il Rapporto 2007

Il documento, anticipato dall’Ansa, mette sotto accusa l’Italia per la situazione dei Rom, per le discriminazioni dei cittadini stranieri nell’accesso alle case popolari in alcune regioni, per non avere un sistema di segnalazione degli atti di razzismo. Problemi anche con le donne musulmane con il velo e con i medici immigrati.
Sono i Rom i cittadini europei maggiormente discriminati, in particolare su tre aspetti: lavoro, casa e scuola. A rivelarlo è il Rapporto 2007 dell’Agenzia europea per i diritti fondamentali che, nell’analisi, mette sotto accusa anche l’Italia.
Il Rapporto, anticipato ieri dall’Agenzia ANSA, critica l’Italia per le condizioni dei campi, per l'accesso limitato alle cure mediche ed anche per le espulsioni: come quella di “un migliaio di Rom rumeni da un campo di Roma il 19 luglio 2007”, come denunciato da tre organizzazioni non governative. Inoltre - secondo l'Agenzia - l'Italia non possiede alcun dato sulla frequenza scolastica dei minori Rom.
Il rapporto verrà presentato oggi al Parlamento europeo da Morten Kjaerum, direttore dell'Agenzia. Nel documento è scritto inoltre che “uno dei maggiori problemi per l'Italia è costituito dalla mancanza di un sistema di raccolta dei dati sugli incidenti ed i crimini a sfondo razzista”.
Gli unici dati esistenti sono quelli relativi ai 144 casi di intolleranza registrati dal Ministero dell’interno nel 2006. “La maggior parte degli incidenti razzisti - si legge nel rapporto - non sono segnalati alla polizia e, se lo sono, non sono oggetto di un procedimento”.
Gli unici Paesi Ue che hanno messo in piedi un “sistema esaustivo” per la segnalazione degli atti di razzismo sono il Regno Unito, la Finlandia e la Svezia; l'Italia ha invece un sistema limitato mentre Spagna, Grecia, Cipro e Romania non forniscono alcun dato (nel 2006 anche l'Italia rientrava in questa categoria).
Oltre ai Rom, la discriminazione tocca in particolare gli immigrati ed i richiedenti asilo. Il rapporto censura i regolamenti di Lombardia e Piemonte sull'accesso alle case popolari.Atti di razzismo anche in corsia, con il 45% degli infermieri italiani che assicura di “aver assistito a manifestazioni di xenofobia” in particolare contro donne musulmane che portavano il velo. Ma razzisti si sono dimostrati anche i pazienti italiani nei confronti di medici e di infermieri stranieri.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

A me fa rabbia sentire da dove vengono le critiche quando lo dovrebbero tacere. L'Europa è governata da banche e lobby di potenti che se ne frega se la gente arriva o no alla fine del mese, ma guardano solo alle loro tasche. La gente chiede anche sicurezza e si preoccupa di un fantomatiche persecuzioni verso i rom. Ma perchè in Europa non si parla degli anziani scippati dai rom, dei furti in appartamento, dello spaccio di droga e dei bambini rapiti, e bambini costretti in schiavitù a fare accattonaggio e dover portare soldi a quei porci dei loro padri padroni che intano vanno a zonzo con auto dai 40.000 Euro in su. Che l'Europa cominci ad aprire gli occhi e non vedere solo quello che vuole.

Anonimo ha detto...

Già, i "fantomatici" fatti di Ponticelli, vero...

Peraltro, negare l'esistenza dell'antiziganismo in Italia descrivendo Rom e Sinti come feroci mostri alieni è - come dire - un geniale esempio di comicità involontaria...

Magar

Anonimo ha detto...

L'antiziganismo l'hanno portato loro stessi con il loro modo di comportarsi

Anonimo ha detto...

Ecco, appunto. I "loro" comportamenti. Capisco. Non sono dunque individui, ciascuno con un proprio comportamento: sono un'unica massa indistinta.

Razzista mi? L'è lù che l'è negher!!

Magar

Anonimo ha detto...

“l’adattamento dell’individuo
all’ambiente porta un cambiamento soltanto all’individuo stesso, ma non alla sua
discendenza”.
renato semizzi.

se vogliamo dargli retta al giorno d'oggi siamo messi proprio bene...
sucar cancella il post dell'anonimo di sopra...