Continua anche oggi al Parlamento europeo a Strasburgo la guerra italiana fra i due fronti contrapposti del centro destra e del centro sinistra di quello che il governo chiama 'censimento' dei campi nomadi a Roma, Napoli e Milano, e che l'opposizione definisce come 'schedatura etnica' dei Rom.
Gli eurodeputati del Pdl, che già due giorni fa durante il dibattito in Aula avevano accusato il centrosinistra di voler 'strumentalizzare' l'Europarlamento per attaccare il governo, hanno organizzato ieri in mattinata una conferenza stampa per rispondere a questi attacchi e per presentare "foto e documenti sull'emergenza dei minori rom" in Italia.
E' di stile più 'militante', invece, l'iniziativa del capodelegazione del Prc a Strasburgo, Roberto Musacchio, che ha lanciato a nome del Gue (Gruppo Sinistra Unitaria europea) un appello a tutti gli eurodeputati "affinché lascino la loro impronta digitale su una dichiarazione politica che sarà inviata domani a Silvio Berlusconi perché rinunci alla schedatura con impronte digitali dei Rom in Italia, minori compresi".
L'inedita raccolta delle impronte agli europarlamentari si svolgerà oggi tra le 11.30 e le 12.00, davanti all'emiciclo di Strasburgo. Sono chiamati a partecipare, ha spiegato Musacchio "tutti gli eurodeputati che ritengono le recenti misure di polizia contro i Rom un atto di discriminazione basata sulla razza e l'appartenenza etnica, un atto contrario all'articolo 14 della Convenzione europea dei Diritti dell'Uomo".
Nessun commento:
Posta un commento