Tutti i media nazionali hanno puntato la loro attenzione sul caso di Denise Pipitone, la bambina di Mazara del Vallo (Trapani) scomparsa l’1 settembre del 2004. Da due giorni, ogni ora, ci sono nuovi lanci di agenzia. Del caso se ne sono occupati da ieri anche i principali telegiornali nazionali.
Cosa c’è di nuovo? Una turista italiana di Viterbo, in vacanza a Kos, un'isola della Grecia, ha segnalato il 2 settembre scorso alla Polizia greca una bambina, tra i sei e otto anni, che assomiglierebbe a Denise Pipitone. Attualmente la bambina è in stato di fermo in un Ospedale dell'isola dell'Egeo, in attesa dei risultati del Dna.
Le notizie sono molte frammentarie. In un primo momento è stato detto che la bambina parla benissimo l’italiano, mentre la madre, di origine rom albanese, non parla italiano. Ma dalle ultime agenzie stampa sembra che anche la bambina non parli italiano. Ieri sera il servizio del Tg1 affermava addirittura che il gruppo sanguigno della bambina non corrispondeva a quello di Denise Pipitone. Ma questa mattina tutti i quotidiani nazionali lanciano la notizia, nascondendo questo particolare.
La prima a non credere troppo alla possibilità che si tratti di sua figlia, è proprio Piera Maggio. "Non è la prima volta che mi giungono segnalazioni simili - dice - Ogni volta che mi hanno mostrato foto di bambine molto somiglianti con mia figlia ho richiesto l'esame del Dna, quando invece al primo sguardo capivo che non poteva essere lei ho sempre evitato il ricorso all'esame medico". Piera Maggio aggiunge di non avere riscontri sul gruppo sanguigno della bambina e sull'eventuale compatibilità con quello di sua figlia. "Ho visionato moltissime foto - aggiunge la donna - Purtroppo fino ad ora non ci sono stati risultati. Sono trascorsi quattro anni, mia figlia ovviamente è cambiata. Aspetto l'esito degli esami, sono tranquilla e serena. Attendo certezze e non ipotesi. Se questa bambina è mia figlia, la mia gioia di madre sarà senza confine; se non è lei, andrò avanti a lottare. Invito quindi tutti a moderare i facili entusiasmi e ad aiutarmi a cercare mia figlia anche se questa segnalazione risultasse infruttuosa. Io lo dirò sempre: mia figlia è viva".
In questi quattro anni secondo quanto hanno dichiarato fonti investigative all'ADNKRONOS, ''sono state esaminate decine e decine di segnalazioni relative a bambine che assomigliavano a Denise, purtroppo finora tutte con esito negativo''. Noi di sucardrom sottolineiamo che decine e decine di bambine sono state sottratte dalla famiglia, addirittura in questo caso la madre è in carcere, subendo traumi facilmente immaginabili.
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