''Via la patria potestà ai rom che non mandano i figli a scuola''. E' questo l'annuncio fatto dal Sindaco di Roma, Gianni Alemanno in un'intervista pubblicata oggi da ''Libero''.
''Vorrei essere chiaro - spiega Alemanno - i genitori che non mandano i figli a scuola saranno sanzionati per il reato d'interruzione dell'obbligo scolastico. Come minimo, le famiglie perderanno la patria potestà e i figli saranno affidati a qualcun altro''.
Noi di sucardrom ci chiediamo se Alemanno conosca le leggi di questo Paese che non prevedono la perdita della patria potestà se i figli non frequentano la scuola. Ma se anche il Sindaco volesse comunque imporre questa norma l’applicherà a tutti i minori che vivono a Roma? Perché la vera questione è diversa. Le famiglie rom che non mandano i bambini a scuola lo fanno perché non hanno: l’acqua per lavarli tutte le sere o i vestiti o i materiali scolastici (libri, quaderni, biro…) o perché sono cattivi genitori.
E chiediamoci anche gli stessi bambini, soprattutto quando diventano preadolescenti si rifiutano di andare a scuola perché sono presi in giro, perché si sentono rifiutati o perché hanno cattivi genitori che gli negano il diritto all’istruzione.
Nella nostra esperienza se vengono a cadere tutti i limiti economici e i bambini si sentono accolti nella scuola, la percentuale della frequenza scolastica è pressoché del 100%. Rimane irrisolta la questione della formazione superiore ed universitaria ma speriamo che Alemanno inizi a risolvere i problemi che vivono i bambini e le loro famiglie nella scuola dell’obbligo.
Certo Alemanno non parte bene perché sempre nell’intervista afferma: ''aspettiamo che il prefetto Mosca termini il censimento e poi procediamo con il progetto di legalità e integrazione. Vogliamo chiudere i campi abusivi e ristrutturare completamente quelli autorizzati''.
Se le famiglie rimarranno confinati in ghetti sarà difficile riuscire ad avere una piena scolarizzazione dei bambini sinti e rom, come le esperienze di questi anni insegnano.
2 commenti:
e mica solo sulla scuola parte male...
quoto tutto il post (ottimo) e il commento di andrea.
La cosa "curiosa" è che lui vuole essere sempre chiaro, ma quello che viene fuori è la sua totale incompatibilità con la politica.
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