giovedì 16 ottobre 2008

Roma, infuria la polemica sulla destra post-fascista

«Non andrò ad Auschwitz al viaggio della memoria con Alemanno, un post-fascista che vuole dedicare una via all'antisemita Almirante». L'ex deportato nel campo di concentramento nazista Piero Terracina (in foto con la mamma di Santino Spinelli) ha attaccato il sindaco di Roma, nel giorno del 65esimo anniversario della deportazione degli oltre mille ebrei romani ad Auschwitz.
Per commemorare quel giorno del 1943, stamattina sono state deposte delle corone davanti alla sinagoga di Roma, il Tempio Maggiore, da Gianni Alemanno, dal presidente della Provincia Nicola Zingaretti, dal presidente della Regione Piero Marrazzo, dal rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni e dal presidente della Comunità ebraica capitolina Riccardo Pacifici.
«Quest'anno non andrò ad Auschwitz per il viaggio della memoria, lì ho perso tutta la mia famiglia, e in quel luogo sarebbe un sacrilegio andare con chi è stato definito post fascista. Che poi sia "post" è tutto da verificare», ha attaccato Piero Terracina, annunciando che quest'anno non parteciperà alla visita di alcuni studenti dei licei romani al campo di concentramento, accompagnati dal sindaco Alemanno.
«Ho provato un grande fastidio - prosegue Terracina - nell'ascoltare le parole del sindaco quando, dopo aver annunciato il viaggio, ha comunicato la scelta di dedicare una strada della città a Giorgio Almirante, un antisemita collaboratore della rivista "La difesa della razza"».
Non è d'accordo, invece, Massimo Rendina, presidente dell'Anpi (Associazione nazionale dei partigiani d'Italia), secondo cui «non è giusto prendere posizione contro chi vuole andare a ricordare i caduti di una strage. Se saremo invitati andremo volentieri».
Pacifici: «Importante una destra antifascista». «Oggi il fatto che almeno nella leadership della destra ci sia l'idea di dichiararsi antifascisti è una conquista che dobbiamo conservare gelosamente - ha detto Paicifici -. È evidente che è un processo molto lungo, che dovrà colpire anche la pancia del partito e specialmente i giovani. Se non si hanno queste caratteristiche, la fusione nel Pdl tra An e Fi, per poi confluire nel Ppe, non si può fare. Sarà un bene per l'Italia, perché c'è necessità anche per l'opposizione di avere una destra che si dichiara antifascista».

«Dossier contro siti razzisti». Poi Pacifici ha annunciato che presenterà al presidente della Camera Gianfranco Fini, in visita oggi alla sinagoga, «un dossier su alcuni siti che sappiamo essere particolarmente brillanti quanto a xenofobia e razzismo, con sigle e domini diversi, ma che fanno riferimento a un'unica regia». «Esiste un voto legislativo in Italia - ha aggiunto - che non consente la certezza della pena, che non deve consistere solo nell'oscuramento di un sito. Ci sono nomi e cognomi di persone che fanno propaganda razzista. È da brivido che ripropongono anche al razza ariana».
Antonio Mazzocchi, deputato del Pdl e presidente dei Cristiano Riformisti, ha poi accolto l'allarme, annunciando «la disponibilità a presentare un disegno di legge contro il dilagare della xenofobia su internet».
«Impossibile Fondazione senza Veltroni». «Spero che ci ripensi. Mi sembra impossibile pensare alla Fondazione per il museo della Shoah senza Veltroni», ha poi detto Pacifici. Veltroni si era dimesso dal comitato del museo in seguito alle polemiche con Alemanno. Pacifici ha spiegato che «il museo della Shoah non sarà il museo degli ebrei, ma racconterà la storia che la Shoah ha provocato a tutta l'Italia, servirà a raccontare gli orrori del nazifascismo che hanno colpito non solo gli ebrei ma tutti i cittadini».
Alemanno ha definito quel giorno del 1943 «una delle giornate più brutte della storia moderna, che dovrà essere un monito alla convivenza e alla tolleranza per tutti e nei confronti di tutti per il futuro. La comunità ebraica ha sempre consacrato questa giornata alla lotta contro il razzismo e l'antisemitismo».
«Non c'è mai stato un litigio o incomprensione tra me e la comunità ebraica. Al di là di quelle che possono essere state le interpretazioni giornalistiche c'è sempre stato un rapporto di collaborazione. Ho sempre ritenuto la comunità ebraica una coscienza viva di questa città», ha detto Alemanno a conclusione della cerimonia di commemorazione al Tempio Maggiore.
«Nei momenti di crisi possono sempre nascere spinte di questo genere - ha detto il sindaco riferendosi agli ultimi episodi di violenza -, dobbiamo dare risposte intelligenti, capaci di dare sicurezza alle persone ed una convivenza basata sulle regole che devono valere per tutti indistintamente».
La lettera di Berlusconi. «Penso che sia mio dovere e dovere di tutti gli italiani ricordare oggi tutte le vittime della deportazione e il ruolo decisivo che gli ebrei hanno sempre svolto nella società italiana». È uno dei passaggi della lettera inviata dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al presidente della Comunità ebraica Pacifici. «Caro presidente - esordisce la lettera del premier - è con particolare emozione che quest'anno ricordiamo la tragedia della deportazione degli ebrei romani, poiché proprio nell'autunno di 70 anni or sono l'Italia conosceva la vergogna della promulgazione delle leggi anti ebraiche».
Zingaretti ha detto che «questi appuntamenti non sono più solo un atto dovuto ai caduti, ma anche uno stimolo affinché non ci sia neanche il minimo dubbio che le diversità possano essere un problema». Quanto all'adesione della Provincia di Roma alla Fondazione del Museo della Shoah Zingaretti ha precisato: «L'adesione è ormai ufficiale, i lavori stanno andando avanti».
Marrazzo. «In un mondo come il nostro abbiamo la necessità di tradurre la memoria in un presidio di continua attenzione per quelli che possono diventare elementi di grave pericolo per la società - ha commentato Marrazzo -. Bisogna pensare alla situazione degli anni '30, alla crisi economica che significò scaricare sul diverso le paure e le angosce della società. Dobbiamo stare molto attenti, dobbiamo stringerci tutti attorno ai valori».

4 commenti:

Hidden Side ha detto...

Bella foto :-)

Anonimo ha detto...

E' x caso tua?
Fabrizio

Anonimo ha detto...

Si :)
va beh perdono sucardrom, mi fa piacere che l'avete usata.

Hidden Side ha detto...

Nell'incontro oggi alla sinagoga di Roma con Fini, in memoria della deportazione degli ebrei Romani c'è stata una importante presa di posizione della comunità ebraica romane a favore della gente rom.
In particolare:
In polemica con alcuni esponenti di Governo, gli ebrei italiani sono più volti intervenuti in questi mesi per denunciare il rischio di misure discriminatorie nei confronti dei nomadi. "Non siamo preoccupati per le nostre comunità, ma vediamo altri focolai che invece ci preoccupano", ha ribadito oggi Pacifici.

C'è stato anche un impegno concreto di interventi di sostegno a favore delle comunità Rom.

alice news