In questi giorni è in atto il seminario annuale del’Opera Nomadi Nazionale. E in queste ore le agenzie stampa hanno battuto alcune dichiarazioni di Massimo Converso (in foto), Presidente dell’associazione che ancora una volta gonfia i numeri probabilmente con il solo scopo di apparire sulla stampa.
Nella sola città di Roma, ha affermato Converso, Rom e Sinti sono circa 20mila, “contrariamente a quanto dice la Croce Rossa, secondo cui sarebbero meno di 10mila”. In tutta Italia, invece, ha spiegato, sono 170mila, di cui 70mila con cittadinanza italiana e 100mila provenienti dai Balcani.
Sembra impossibile che ancora una volta Converso inciti all’emergenza presentando stime che non hanno nessun fondamento e che possono solo ingenerare una sindrome da invasione nell’opinione pubblica.
Converso è purtroppo in buona compagnia, perché quasi tutti i commentatori, compresi intellettuali e leader rom, continuano a scrivere o affermano che in Italia ci sarebbero 160mila Sinti e Rom. Sempre secondo queste stime sommando le presenze a Milano, Roma e Napoli si arriverebbe a circa 60mila persone.
Il censimento della Croce Rossa, in collaborazione con le Amministrazioni comunali, offre un quadro decisamente diverso. E infatti i dati reali affermano che i Sinti e i Rom Milano, Roma e Napoli sono circa 12mila persone, un quinto delle stime.
Tra l’altro il censimento realizzato dalla Croce Rossa a Roma, non ha fatto altro che confermare i dati noti al Campidoglio dal 2006, quando uno studio commissionato dal Comune, giunta Veltroni, basatosi sui dati a disposizione della forze dell’ordine, mise nero su bianco la presenza a Roma di poco più di 7.000 rom, 6500 regolari e altri 500 clandestini.
I nuovi dati confermerebbero i vecchi, facendo sciogliere come neve al sole gli allarmi fatti circolare in campagna elettorale dal centrodestra che parlava di 15-20mila nomadi, un assedio che a Roma non c’è mai stato. Ma Converso e altri continuano ad insistere (errare è umano, perseverare è diabolico).
Il rapporto redatto dalla Croce Rossa a Roma conta circa 7mila persone. Di questi 1190, il 17% , è senza documenti. Sono cinquanta i “campi nomadi” disseminati in città, circa metà sono autorizzati dal comune, mentre altri 18 accampamenti sono abusivi. Gli insediamenti non autorizzati sono piccoli agglomerati di baracche e roulotte senza acqua corrente ed energia elettrica, nei quali le condizioni di vita sono difficili. Non solo, dei 20 insediamenti regolari, almeno 6 ( via della Martora, via Casilina 900, via La Barbuta, via Pontina , via della Monachina e viale di Tor di Quinto) hanno gravi problemi di affollamento, condizioni di vita e sicurezza.
L’Istituto di Cultura Sinta, appoggiandosi al lavoro svolto dall’associazione Sucar Drom in tutta l’Italia, ha sempre affermato che i Sinti e i Rom (Cittadini italiani, Comunitari ed extracomunitari) sono meno di 100mila persone. Circa 80/90mila di cui il 60% sono Cittadini italiani. Il dato considera anche i Sinti e i Rom che non vivono nei cosiddetti “campi nomadi”.
Per l’ennesima volta chiediamo a Massimo Converso, ma non solo a lui, di finirla con queste bugie che portano solo ad allarmismi e di conseguenza ad alimentare provvedimenti emergenziali contro le popolazioni sinte e rom. Grazie!
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