martedì 3 marzo 2009

Appello, elezioni 2009

Le associazioni Sucar Drom e Nevo Drom invieranno nei prossimi giorni il seguente appello ai Segretari di tutte le formazioni politiche in Italia per chiedere che Sinti e Rom siano inseriti nelle liste elettorali alle prossime elezioni. Le associazioni che vogliono aderire all’appello inviino una comunicazione scritta a sucardrom@sucardrom.191.it o nevodrom@nevodrom.it entro lunedì 9 marzo.
Gentilissimo Segretario, si stanno avvicinando le elezioni per rinnovare l’Europarlamento e molti Consigli comunali, provinciali e regionali. Ad oggi, in Italia, nessun formazione politica ha candidato un Sinto o un Rom.
I Cittadini italiani, appartenenti alle minoranze sinte e rom (denominate “zingari” e “nomadi” in maniera dispregiativa ed etnocentrica), sono ancora oggetto di discriminazione, emarginazione e segregazione. Spesso quando si parla di Rom e Sinti si tende a considerarli come un gruppo uniforme ed omogeneo che condivide un’identità comune e le stesse caratteristiche, che sono, spesso eccessivamente romantiche o estremamente negative. In realtà quando si parla delle popolazioni rom e sinte si parla di un mondo molto eterogeneo che comprende Cittadini italiani, comunitari, extra comunitari (profughi, richiedenti l’asilo…).
Pochi però sanno che in Italia la maggioranza dei Sinti e dei Rom sono Cittadini italiani e quindi ad oggi decine di migliaia di persone necessitano di essere consigliate e naturalmente ci interpellano. Inoltre, oggi in Italia esiste un vero problema di rappresentanza dei Sinti e dei Rom nella politica , una questione che invece molti Paesi europei hanno superato.
Rare sono Italia le realtà dove le comunità sinte e rom sono considerate protagoniste sociali e dove sono attuate politiche di interazione, di partecipazione diretta e di mediazione culturale, riconoscendo le loro culture, la lingua sinta e la lingua romanés.
Oggi Lei è di fronte a un bivio: rendere protagonisti i Sinti e i Rom, scegliendo di candidarli nelle liste elettorali della sua formazione politica o negare la partecipazione politica dei Sinti e dei Rom, continuando a considerarli Cittadini di serie b.
Candidare nelle proprie liste elettorali Sinti e Rom sarebbe un segnale di cambiamento che darà fiducia alle migliaia di Rom e di Sinti e che offrirà a tutta la società italiana la possibilità di confrontarsi direttamente con gli stessi Sinti e con gli stessi Rom.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusate ma detta così è come dire che se non ci sono Sinti e Rom nelle liste elettorali la colpa è dei Segratari di partito.
I Segretari devono andare loro a cercare i candidati tra i Sinti e i Rom? Ma sono i Sinti e i Rom che devono farsi avanti e proporre le loro candidature!

Cro.

u velto ha detto...

ciao Cro., hai ragione ma i partiti ignorano i Sinti e i Rom che si fanno avanti.
e comunque non vediamo perchè i partiti siano a caccia di candidati da tutte le parti meno che da quella dei Sinti e dei Rom...

Anonimo ha detto...

In effetti più mi informo - per interesse personale - delle problematiche di questo tipo e più mi rendo conto che ci sono tante persone che hanno tante idee diverse. Per esempio pensavo di sapere tanto su Sinti e Rom e invece mi rendo conto che le difficoltà sono diverse e vanno dai piccoli problemi quotidiani a problemi più grandi che implicano anche la libertà di pensiero di ciascuno di noi, e magari pur condividendo le stesse idee su giustizia e uguaglianza si finisce con essere d'accordo su una cosa e non essere d'accordo su un'altra. Allora perché non chiedete ad ogni associazione che si occupa di queste cose di presentare un candidato?

Cro.

Anonimo ha detto...

Scusa Sucar e se fosse una questione di numeri?
I numeri vanno visti da entrambe le parti.
Quando si dice "come fa lo 0,25% della popolazione ad essere un problema" si risponde alla tua domanda.
Come faccio a candidare una persona che rappresenta lo 0,25% della popolazione?
Che profitto può portarmi un simile rappresentante?
Sarebbe (numericamente parlando) più proficuo candidare un romeno che un sinto o un rom.
Lasciando da parte questa premessa puramente numerica, quanti candidati può offrire questa minoranza?
Personalmente una persona come la Dott.sa Rizin (se riporto giusto il nome) potrebbe conquistare il mio voto(non per l'aspetto o per il suo essere donna) perchè la trovo una persona preparata, ma mi chiedo quanti lo farebbero.
Se poi fossero candidati da partiti come rifondazione o radicali, lo troverei controproducente, nel senso che mi sembrerebbero "usati".
La stessa cosa se fossero candidati dalla lega, anche se la troverei una provocazione interessante.
PD e PDL ... troppa confusione.
questo almeno a livello nazionale.
Infine, comprendi che volendo vincere le elezioni, portare un rappresentante di una minoranza tanto minima che per di + spesso non vota neppure a livello comunale(vedi Nazzareno) i propri candidati non è proprio cosa semplice.
Detto questo, trovo + che lecita la proposta!
Però, scusa l'ennesima osservazione, perchè non cominciare a dare + spazio nelle associazioni pro rom?
Come candidare a livello politico una minoranza che non trova molto spazio neppure nelle associazioni nate a suo favore?

Hidden Side ha detto...

Una raccomandazione UE impegna i paesi europei a garantire di diritto una rappresentanza della minoranza Rom.
L'Italia su questo è inadempiente.

Anonimo ha detto...

ciao Xpisp, come ha scritto Hidden Side a livello europeo si chiede di garantire la rappresentanza politica. in particolare la raccomandazione 1557/2002 del Consiglio d'Europa che guida l'agire di sucardrom.
certo i Sinti e Rom sono una piccola minoranza ma considera che per altre minoranze, in Italia, questo è garantito per legge (minoranze tedesche).
la rappresentanza nelle assocazioni pro rom e sinti è certo un problema ma come ho già ricordato in altri interventi è stato uno sbaglio fermarsi a solo quel tipo di rappresentanza per tanti anni.
bisogna avere un respiro più ampio, per questo sucardrom ha promosso sia la nascita di un forte associazionismo sinto e rom che le prime esperienze di partecipazione politica.
inoltre, non si può rimanere legati ad una visione di sinti e rom da coinvolgere per questo o quell'altro progetto.
come sucardrom ha affermato per prima diversi anni fa, è necessario costruire la partecipazione come un fine in sé, mirante al rafforzamento del potere dei Sinti e dei Rom (empowerment) in tutti i processi decisionali che li riguardano, ma non solo perchè è fondamentale rendere effettiva la partecipazione dei Sinti e dei Rom sulle scelte relative ai processi di cambiamento dell'intera società italiana.
nuove capacità acquisite attraverso il processo partecipativo stimolano un ruolo attivo e dinamico delle comunità Sinte e Rom che si espande oltre i confini di un progetto particolare e investe processi di trasformazione sociale di più vasta portata.

Anonimo ha detto...

scusa Hidden ti risulta ci sia una rappresentanza di tutte le minoranze?
I madrelingua tedescaa, come giustamente rilevate, hanno una rappresentanza, rappresentanza presente con un LORO partito che esiste praticamente solo nel loro territorio.
Infatti sono + del doppio della popolazione rom/sinto(circa 350.000 persone) che però sono tutte concentrate in un unica zona.
Questo, ovviamente, fa si che il discorso numerico li paghi.
Tant'è che nella loro provincia autonoma nelle ultime elezioni hanno ottenuto una media(solo SVP) di oltre il 40%
Se i rom fossero tutti in una zona e votassero tutti riuscirebbero ad ottenere risultati simili?
Alla camera abbiamo ben 3 rappresentanti per le minoranze linguistiche(?) che non mi sembra possano rappresentare tutte quelle presenti sul territorio, specialmente considerando che ben 2 sono del SVP. Al senato l'SVP ne ha messi ben 4 e 1 la Valle d'Aosta.
Il mio non è un discorso di merito ma di realizzazione realistica di un progetto.
I candidati ci possono pure essere però se i primi a non votarli sono i diretti interessati neppure ad elezioni + utili come quelle locali... scusa ma perchè candidare un "perdente"?
Ripeto, chi lo fà al momento lo fà per dire "noi siamo diversi" ma in questo momento, prima di chiedere ai gagè di accettare un candidato sinto/rom si dovrebbe far desiderare questo ai diretti interessati.
Sono loro che possono mutare questa situazione.
I madrelingua tedeschi non hanno aspettato di avere candidature dall'esterno, si sono creati un partito che conta oltre 60.000 iscritti e che quando scende in campo...viene votato.

Hidden Side ha detto...

Studia:

Raccomandazione N.R. 1557 (2002)
adottata da l'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa,
il 25 Aprile 2002

Hidden Side ha detto...

aveva già risposto Carlo ...

Anonimo ha detto...

provo a fare un disegno magari ci arrivi!
1° raccomandazione diverso da obbligo
2° i NUMERI non pagano, sto solo dicendo questo.
Oltretutto non solo i numeri non pagano ma sono loro i primi a non interessarsi a questa strada e il risultato deludente delle elezioni di Nazareno ne sono una prova evidente.
3° il confronto con altre minoranze è difficile perchè le minoranze a cui fa riferimento Carlo sono tutte concentrate in un territorio avendo quindi un peso importante NUMERICO, invece i sinti/rom(che già dai 150.000 vanno tolti minori e non italiani) sono di meno e sparpagliati nel territorio.
4° Di fronte ad un candidato preparato e valido, vedi esempio che ho fatto nel primo commento, personalmente sarei + che favorevole(vuoi mettere con le tante testo di...) il problema è che attualmente a candidare un rom in quanto tale non porterebbe ad un'elezione.
La mia era una considerazione fredda, senza mettere speranze o altri sentimenti.
Tu investiresti dei soldi in un'attività sapendo che fallirebbe?
Sapendo che dopo quest'esperienza non avresti cambiato nulla?
Per gli stessi motivi, al momento, vedo difficile che un partito candidi un rom a livello nazionale.

Anonimo ha detto...

Le associazioni più vicine al centrodestra possono candidare un Sinto o un Rom che quindi potrà ottenere sia i pochi voti della minoranza, sia i voti degli altri membri dell'associazione; quelle di centro possono fare lo stesso; e quelle di sinistra la stessa cosa.
Altrimenti, - riassumendo - stando a quello che dite, i numeri non ci sono, non c'è nemmeno l'abitudine a votare, pertanto da soli Rom e Sinti non avendo una presenza significativa in un territorio, non ce la possono fare.

Cro.

Anonimo ha detto...

ottimo riassunto.
Solo un appunto, allo stato attuale delle cose chiuque candidasse un sinto/rom lo farebbe ben sapendo che la controparte(qualunque essa sia) lo attaccherebbe per questo e per contro sfruttando l'immagine "guardate come sono tollerante inserisco i rom nella mia lista"
Anche perchè, nonostante la medesima cosa si possa dire degli attuali politici, con quali esperienze si presenterebbero?
Critichiamo le "giovani proposte" denunciando mancanza d'esperienza...figuriamoci se fosse pure rom...scandalo!

Io posso solo ribadire la proposta fatta tempo fa a sucar di caldeggiare, magari proprio a Milano, una candidatura al cdx(tipo ricatto morale?).
Personalmente se la persona candidata fosse valida...la voterei, sono proprio le persone che mancano alla politica attuale!

Anonimo ha detto...

Candidate Ferdy del Grande Fratello.

Cro.

Anonimo ha detto...

ciao a Tutt@, la partecipazione politica si inserisce nella più ampia questione della partecipazione.
sucardrom alla fine degli Anni Novanta ha capito che era sbagliato puntare solo sulla partecipazione dei Sinti e dei Rom nelle associazioni pro rom e sinti perché era strumentale. anche perché queste associazioni agiscono quasi esclusivamente sul fronte sociale.
la partecipazione strumentale vede il coinvolgimento dei Sinti e dei Rom come mezzo per raggiungere gli obiettivi di un determinato progetto (pensato da appartenenti alla società maggioritaria) nella maniera più efficiente, efficace e sostenibile. La partecipazione può essere una sorta di "condizionalità" imposta dall'alto o il risultato di una mobilitazione "volontaria" che punta all'ottenimento dei benefici materiali offerti dal progetto.
sucardrom ha quindi puntato sulla partecipazione come un fine in sé, mirante al rafforzamento del potere dei Sinti e dei Rom (empowerment) in tutti i processi decisionali che li riguardano, accrescendo il loro controllo sulle scelte relative ai processi di cambiamento. nuove capacità acquisite attraverso il processo partecipativo stimolano un ruolo attivo e dinamico delle comunità Sinte e Rom che si espande oltre i confini di un progetto particolare e investe processi di trasformazione sociale di più vasta portata.
mentre il primo approccio privilegia le strutture e i risultati della partecipazione, il secondo si concentra su un processo che non ha necessariamente un obiettivo preciso ma che stimola cambiamenti profondi nei rapporti tra le diverse società e non solo.
in particolare sucardrom punta a superare il “ghetto” e a promuovere la partecipazione dei Sinti e dei Rom come ricchezza per l’intera società italiana. per questo uno dei progetti in atto è la creazione di uno spazio web (blog) “generalista”. infatti dopo il primo passo di costituzione di spazi web che informano sui mondi sinti e rom si sta pensando di uscire dal “ghetto” con spazi web che intervengano a 360°.
già all’inizio dell’esperienza di questo spazio web, nel 2005, c’era l’idea di non rimanere ancorati alla questione sinta e rom ma si è preferito fare un primo passo anche per stimolare tutti ad utilizzare questo strumento di informazione. oggi penso che i tempi stiano maturando per fare questo passo perché abbiamo promosso una pluralità di voci che offrono a tutti un diverso approccio alla questione sinta e rom.
la partecipazione politica è in questo senso la più importante perché non si intende di avere Consiglieri comunali, provinciali, regionali o parlamentari Rom e Sinti che si occupino delle questioni sinte rom, certamente si occuperanno anche di questo, ma l’obiettivo è quello di promuovere i Sinti e i Rom come ricchezza per l’intera società.
politici che usciranno dal “ghetto” per offrire all’intera società italiana le ricchezze presenti nelle culture sinte e rom. altrimenti la partecipazione sarà solo ed esclusivamente strumentale e non si riuscirà ad incidere in profondità sulle questioni ancora aperte.
certo è un percorso difficile, sia da una parte che dall’altra. ma sucardrom crede che sia l’unico percorso capace di scardinare l’attuale situazione, non solo in Italia ma nell’Europa intera.

Anonimo ha detto...

Ciao Carlo,
parto dicendo che non sarei favorevole alla candidatura di Ferdy(che non conosco ma l'immagine di GF lo perseguiterebbe, a meno che non sia una persona capace che incredibilmente si trova in quella casa).
Mi chiedo invece se il cammino per arrivare alla politica nazionale non possa, per esempio, passare dai sindacati.
1° avere un rappresentante sindacale(quello che si vuole, grande, piccolo, sx-dx-su-giù)potrebbe facilitare un inserimento lavorativo?
2° Risultati subito visibili(sentirsi spalleggiati e garantiti, quando si ha ragione) potrebbero invogliare una partecipazione maggiore?
3° Spesso dai sindacati nascono figure capaci ad incarichi istituzionali importanti
4° si raggiungerebbero certe posizioni non per esaudire delle "raccomandazioni" o per potersi "fregiare" di aver candidato un rom/sinto ma perchè una persona valida tra le altre cose è anche rom/sinto

Dici che è impraticabile o mal pensata?

Hidden Side ha detto...

La Politica, dovrebbe avere delle finalità anche "pedagogiche" e di indirizzo della società.

La candidatura di rappresentanti qualificati di una minoranza etnica ma anche di "temi minoritari e difficili" dovrebbe essere un dovere di una forza politica, tanto più per una forza di Sinistra.

Il ridurre la politica a mero calcolo di opportunità, all'inseguimento degli interessi prevalenti, all'occupazione del potere ad ogni costo è qualcosa che ha un nome: "populismo" ... cosa che ha poco a che vedere con la Democrazia intesa in senso alto.

Per questi motivi dare uno spazio politico alla rappresentanza ed all'autodeterminazione della minoranza più bistrattata oggi avrebbe un significato simbolico e politico enorme.

Significherebbe incidere sul "pensiero dominante" che vede la società come terreno di esclusione, negazione della solidarietà, arroccamento.

Sarebbe una risposta al falso dilemma "sicurezza vs inclusione" con cui la destra e, di rimando, il centro sinistra stanno mettendo sotto ricatto l'intera evoluzione del tessuto sociale italiano e del corpo legislativo.

Candidare seriamente un Rom o un Sinto e/o un vero rappresentante dei migranti significherebbe uscire dal circolo vizioso che blocca la politica da qualche anno.

Significherebbe affermare che:
l'inclusione attiva E' sicurezza;
che si propone un modello politico/sociale basato sul multiculturalismo, la solidarietà ed il rispetto dei diritti.

Sarebbe lungimiranza politica, perché nessuna destra, nessuna lega xenofoba, potrà impedire che il futuro del nostro paese sia multietnico e multiculturale.

Anonimo ha detto...

Fintanto che nel nostro paese avremo pensieri così estremisti che sanno già definire dov'è il bene e dov'è il male...
siamo rovinati.
Esempio definire lega xenofoba è come dire zingari ladroni, peccato che il primo venga approvato e applaudito, il secondo giustamente condannato.
Hai ragione hidden, pedagogica...ma di strada ce n'è ancora tanta da fare e tu ne sei uno splendido esempio.
Scommetto che tu non hai MAI cambiato voto non trovando mai persone convincenti dall'altra parte.
Piuttosto avrai turato il naso e avrai votato un elemento indegno..ma del colore giusto!

Anonimo ha detto...

Premesso che stiamo ancora parlando di destra e sinistra quando neppure i rappresentanti di queste "parti" ne conoscono + il significato.
Premesso che il "Mero calcolo..." è purtroppo quello che permette di o meno di cambiare le cose(se non sei eletto... dopo 2 gg. non ci si ricorda + neppure l'esistenza di una simile candidatura).
Credo che un'idea simile sia molto positiva ma che abbia bisogno di solide basi per non trovarci con un'occasione bruciata.
Se hai un ottimo e promettente atleta non lo butti subito nella massima competizione, se lo fai spesso rischi di perdere tutto il bene che potresti fare.
Salvo cadute questo governo ha ancora 4 anni di vita, 3 anni utili per creare le condizioni.
condizioni che devono essere create con la partecipazione ATTIVA dei sinti/rom.
Infatti sarebbe inutile creare questo "movimento" se i diretti interessati ...non sono interessati(vedasi casi di fallimento di tentativi di votazione da parte di extracomunitari).

Che il pensiero dominante sia di esclusione e negazionismo mi suona strano in un paese che è sommerso da immigrati regolari e non.
In un paese dove si sputa periodicamente sulla religione che da secoli convive con queste terre ma pronti a manifestare per tutte le altre.
In un paese dove si fanno leggi che chiaramente agevolano lo straniero(vedi un pò tutte quelle relative alle case popolari, posti per asili, ecc).
In un paese dove la discriminazione sappiamo coglierla solo se il presunto discriminato è straniero o della minoranza sinto/rom.
In un paese dove la sanità e la scuola sono aperte a tutti...ed ogni proposta atta a risolvere le nuove problematiche viene sempre e comunque tacciata di razzismo.

Se poi devi dire le cose...dille almeno correttamente, anche la sinistra estrema ha attuato sgomberi di sinti/rom e altre cosucce simili.
Capisco che preferisci non vederli...ma purtroppo sono li da vedere.
Come sono li da vedere come gli xenofobi leghisti non abbiano manifestazioni violente alle spalle mentre i cari centri sociali/autonomi(rappresentanti di estrema sinistra...o sbaglio) sono molto bravi a menar le mani, distruggere (costruire mai) attività e altre cosucce simili.(giusto per ricordarti della pagliuzza e della trave)

PS
giusto per dimostrarti quanto hai ragione su inclusione = sicurezza guarda quanti immigrati partecipano attivamente alle ronde che da anni esistono(ma non regolamentate).