Marce minacciose in quartieri svuotati dalla paura e aggressioni con bombe molotov contro i rom. Negli ultimi giorni è questa la realtà in alcune città della Repubblica Ceca. Protagonisti delle violenze, che hanno profondamente turbato il clima politico e sociale del paese, sono gruppi di giovani neonazisti.
Se fino a qualche anno fa le manifestazioni degli estremisti di destra raccoglievano poche decine di partecipanti, oggi attirano centinaia di ragazzi. Come spiega il settimanale Respekt, che all'argomento dedica un'inchiesta, il gruppo più attivo è il Partito operaio, un'ex organizzazione di sinistra infiltrata da neonazisti che alla fine ne hanno preso il controllo.
Il Partito operaio è l'unico gruppo neonazista registrato in tribunale e in grado di partecipare alle elezioni. Se alle europee e alle prossime politiche riuscirà a superare la soglia di sbarramento, potrà ottenere cospicui finanziamenti statali.
I neonazisti pubblicano anche riviste e fanno proseliti soprattutto tra i più giovani e i lavoratori. Finora, però, il ministero degli interni non ha preso provvedimenti. Anche perché, spiega il politologo Jan Charvát, l'unica arma efficace contro di loro è la mobilitazione popolare. di Internazionale
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