Tre organizzazioni per i diritti civili hanno chiesto oggi che il governo ungherese renda pubblici i risultati dell'inchiesta sull'uccisione di un padre e un bambino a febbraio. Lo scrive l'agenzia di stampa Mti.
Il Centro europeo per i diritti dei rom (Errc), l'Ufficio legale per la difesa delle minoranze nazionali ed etniche (Neki) e l'Unione ungherese delle libertà civili (Tasz) hanno intervistato testimoni e hanno ripreso in mano le comunicazioni delle autorità sull'episodio, oltre ad analizzare procedure non accessibili pubblicamente.
L'uccisione dell'uomo e del figlioletto il 23 febbraio a Tatarszenrgyorgy è stato solo uno dei tanti casi di violenza di cui sono stati fatti oggetto negli ultimi mesi i rom, costati la vita a cinque persone.
Prima d'imboccare la via dell'assassinio, rispetto al caso del 23 febbraio, le autorità inquirenti avevano diffuso notizie secondo le quali i rom sarebbero morti nell'incendio accidentale della loro casa, in realtà una messinscena per depistare le indagini.
1 commento:
allora all'estero vi trattano pure peggio!!!
roma
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