Se per caso il “caso Noemi” vi avesse fatto dimenticare che in Italia ci sono ben altri problemi, il ministro degli Interni ci ricorda che l’emergenza campi nomadi non è finita...anzi. Rispondendo all’invito (o ordine?) del Presidente del Consiglio perchè ministri e alleati venissero in suo soccorso, il coscienzioso Maroni (ma si veda anche Sgarbi, Santacche', Briatore) ha buttato giù una proroga ai decreti “emergenza campi nomadi” dello scorso 30 Maggio 2008, subita firmata da Berlusconi.
Ma non bastava una semplice proroga. Il ministro ci fa sapere che non solo c’è ancora un’emergenza, ma anzi la situazione è anche peggiorata, altro che crisi economica globale. Altre città ora sono sotto assedio da parte dei "nomadi".. Infatti, con la nomina dei prefetti di Venezia e Torino a commissari straordinari, il ministro Maroni dichiara l’emergenza anche in Veneto e Piemonte. Questa mossa, oltre ad essere un tentativo per distogliere l’attenzione da un governo in serio affanno a causa dello stillicidio di notizie sui festini, certo innocui e non piccanti, del Presidente del Consiglio - a proposito ma se si tratta della vita privata di Silvio Berlusconi come mai veline, starlette, meteorine etc etc viaggiano sugli aerei dell’aeronatica militare (a spese del contribuente)? – ha anche un altro scopo. Non e' un caso che siano due citta' governate (ma ancora per quanto?) dal centro sinistra ad essere state selezionate.
Qualcuno si ricorderà il teatrino messo su dai leghisti veneziani contro il progetto del comune di Venezia di costruire un nuovo insediamento per i sinti e rom italiani di via Vallenari, poche decine di famiglie che vivono da anni in un campo abbandonato a se stesso dall’amministrazione, sempre in attesa di essere rinnovato. L’intervento del comune di Venezia non era quindi solo giusto, ma doveroso. I leghisti, invece, hanno visto nella cosa un’opportunità per aprire un nuovo fronte ed esportare in nuovi territori, dove la conflittualità sulla questione rom è relativamente bassa, quello che è diventato un cavallo di battaglia della campagna elettorale permanente della maggioranza al governo: la caccia agli "zingari". La campagna dei leghisti veneziani è stata una specie di prova generale a cui il sindaco Cacciari si è giustamente opposto, ora però Maroni ha mandato i rinforzi, staremo a vedere. di Nando Sigona, continua a leggere…
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