«Bisogna trovare delle formule per andare incontro all´esigenza dei rom di fare dei mercatini dove vendere la loro merce, come è avvenuto con il mercato artigianale del IV municipio, un´esperienza accolta bene anche dai cittadini. L´amministrazione è disponibile a studiare agevolazioni che servono a legittimare un comportamento sano, orientato alla legalità».
Per l´assessore alle Politiche sociali, Sveva Belviso, bisogna incrementare i mercati rionali autorizzati per i rom. Lo ha ribadito in occasione dell´ultimo incontro avuto con gli esponenti della comunità, e anche oggi, dopo l´aggressione ai vigili, dice che l´impegno al dialogo resta «ma solo con chi dà la sua disponibilità a vivere in case, a mandare i figli a scuola e a seguire corsi di formazione». Ferma è la condanna invece per quanto subito dai vigili a Porta Portese 2. «Cercherò di capire chi sono stati gli autori, ma questi comportamenti rischiano produrre atteggiamenti di chiusura», avverte.
La vendita di merce trovata nei cassonetti è una risorsa economica per molte famiglie della comunità rom. Che si può fare per non privarle di questa forma di reddito?
«Sono disponibile a discuterne con chi intende muoversi nell´ambito della legalità. I mercati rionali autorizzati sono sicuramente una strada da perseguire: le esperienze già fatte in questo senso devono essere ripetute. Anche se va precisato che la situazione di degrado che si verifica a Porta Portese 2 dopo la chiusura del mercato non riguarda solo i rom, e non solo quell´area, ma tutte quelle dove c´è il commercio abusivo. D´altra parte ai rom che intendono integrarsi saranno offerte anche delle alternative».
Quali?
«All´interno dei nuovi campi nomadi potranno seguire dei corsi di formazione. Ci sarà un presidio socio-educativo formativo, una sorta di incubatoio, per sostenere i residenti a seguire il percorso di inserimento più adatto. Saranno orientati soprattutto verso settori come l´edilizia ma anche l´artigianato da vendere nei mercati può diventare una risorsa». di Paola Coppola
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