martedì 7 luglio 2009

Bernie Ecclestone è un ammiratore di Hitler

Tecnicamente è l’ultima, pericolosissima frontiera del revisionismo storico. Tecnicamente è apologia di reato, e mediaticamente è puro suicidio.
Ultimo grande e inviolabile tabù ereditato dal Novecento, il giudizio sul nazismo è lo spartiacque sociale e intellettuale tra buon senso da un parte e follia (o stupida provocazione) dall’altra. Eppure, per quanto parlare in termini meno che deprecabili del nazismo sia un modo sicuro per giocarsi carriera e reputazione, a volte succede che qualcuno incautamente finisca per “scivolarci sopra”.
L’ultimo – due giorni fa - il patron della Formula Uno, Bernie Ecclestone. In un’intervista al Times ha criticato l’inefficienza dei politici moderni e delle democrazie, lodando i regimi totalitari. «Hitler sì che sapeva far funzionare le cose», ha dichiarato. Qualche milione di sterline di patrimonio e 78 anni di età, Ecclestone tra le altre cose si è detto sicuro che il presidente della Federazione mondiale dell’auto, Max Mosley, potrebbe essere «un eccellente primo ministro». Mosley, per la cronaca, è l’altro eccentrico miliardario britannico, secondogenito del nazista inglese sir Oswald Mosley, fondatore nel 1932 della British Union of Fascists, che fu protagonista di una ormai celebre orgia nazi-sadomaso in un lussuoso appartamento di Chelsea nel marzo 2008. Per Ecclestone «Hitler, al di là del fatto che alla fine è stato persuaso a fare cose che non so se voleva fare, era nella condizione di comandare molta gente e di far funzionare le cose. Alla fine però si è perso».
Egli ora naturalmente ammette di aver esagerato, insomma non voleva dire che le persecuzioni e lo sterminio di intere popolazioni (Ebrei, Rom e Sinti) fossero una cosa buona, ma solo che "prima dei suoi orribili crimini" Hitler aveva fatto delle cose buone, un po’ come quelli che in Italia dicono, vabbe’, ci sono stati degli errori alla fine, ma durante il regime i treni erano in orario. E naturalmente "il patron del circus" non vede ragioni per dimettersi (un pezzo siglato a.rav. sul Corriere) Infatti "è stato tutto un malinteso" (Il Tempo). Disgustoso.

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