lunedì 20 luglio 2009

Cristina e Violeta, un anno dopo

Cristina e Violeta erano due “zingare”. Cristina e Violeta erano due romnì bellissime. Cristina e Violeta erano due indesiderate. Cristina e Violeta erano due ragazzine e solo qualche giorno prima avevano preso loro le impronte, per schedarle. Si racconta che Cristina si era molto arrabbiata, mentre Violeta era scoppiata a piangere. Ma questa era la loro vita e quel giorno Cristina e Violeta, come sempre nelle belle giornate estive, erano sulla spiaggia di Torregaveta, alla ricerca di distratti bagnanti a cui vendere qualche inutile oggettino.
Cristina e Violeta, posato il cesto con le loro povere cose, si tuffavano a mare. Un tragico destino le faceva allontanare dalla riva e le spingeva sempre più in là… Dove non ha più molto senso essere considerata una “zingara”, una bellissima Romnì, indesiderata. Dove non c’è nessuno che può decidere di schedare gli Angeli.
Le foto di Cristina e Violeta distese sulla sabbia, coperte da due striminziti teli da mare, hanno fatto il giro del mondo. Incredibile, ma tutto intorno la vita continuava come se nulla fosse accaduto: una giornata come un’altra, il sole il mare, l’abbronzatura… girando la faccia per concedere alla curiosità solo qualche rapido e distratto sguardo. Tutti così… come una malattia, come una sfortuna, come un’abitudine, come un’anestesia.
Cristina e Violeta distese sulla sabbia come due Sirene restituite dal mare. Le stesse Sirene disegnate da Rebecca in una calda, afosa ed opprimente estate. Noi qui… tutti un po’ più soli. Un anno dopo. di Giancarlo Ranaldi
(foto da “The Guardian”. Violeta la seconda da sinistra con la gonna a fiori e Cristina indossa l’abito nero)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Purtroppo l'indifferenza, il cinismo sono una delle piaghe più cruente del nostro tempo. Ritengo, tuttavia, che di Cristina e Violeta si sia parlato poco per uno scarso accanimento mediatico. E'stata la sorte a decidere la tragica fine di queste ragazze.
Ricordate il rogo che, nel mese di agosto di due anni fa, avvolse i corpi di 4 bambini Rom in una baracca abusiva posta sotto un cavalcavia di Livorno? Alla vicenda fu dato grande rilievo in quanto i genitori di questi bambini vennero accusati di abbandono di minori, trovandosi in quelle ore non nella baracca, ma alla stazione di Livorno. Quanto veleno è stato sputato sui Rom in quei giorni! Quale giornalista avrebbe perso tempo a parlare del tragico destino di due giovani Rom annegate? A chi attribuire la colpa?