Questo fatto accadde molto tempo fa.
Uno zingaro era in viaggio con la sua famiglia. Il suo cavallo era magro e malfermo sulle gambe, e più la famiglia dello zingaro cresceva, più al cavallo riusciva difficile tirare avanti il suo pesantissimo carro. Ben presto, d’altronde, il carro fu talmente pieno di ragazzetti che saltavano l’uno sull’altro che il povero cavallo poteva a malapena trascinarsi lungo la pista sconnessa.
Mentre il carro procedeva faticosamente, inclinandosi prima a sinistra, poi piegandosi a destra, pentole e padelle finivano per rotolare fuori e, di tanto in tanto, anche qualche bambino veniva scagliato a capofitto sulla strada.
Certo, non era poi così terribile di giorno, quando potevi sempre fermarti a raccogliere da terra pentolame e marmocchi, ma di notte poteva cadere qualsiasi cosa e neppure te ne saresti accorto. E in ogni caso, chi mai sarebbe riuscito a tenere il conto di una tribù simile? E intanto il ronzino continuava per la sua strada.
Lo zingaro continuò a viaggiare per il mondo e, dovunque andasse, si lasciava dietro un figlio e un altro, e un altro ancora.
E così, vedete, accadde che gli zingari si sparpagliarono in tutto il mondo.
in Storie e fiabe degli zingari, a cura di Diane Tong
3 commenti:
che bella. Ciao. Cla
a me non è piaciuta. intanto non vedo il motivo di utilizzare una traduzione che utilizza il termine "zingari" al posto di sinti o rom. una pratica diffusa e imbecille, come ad esempio nel libro "Romane Krle" con sottotitolo "voci zingare", edito da sensibili alle foglie nel 1992. gli esempi comunque possono essere innumerevoli. in questo libro anche le traduzioni delle poesie e dei racconti risentono di questa forma di traduzione imbecille. La parola rom nel testo originale diventa “zingaro” nella traduzione in italiano, la parola romanì diventa zingari…
ma è proprio la storia che è imbecille perché veicola un’immagine distorta della capacità genitoriale delle famiglie rom e sinte. si perdono i bambini per strada…
non credevo che in questo spazio web potessero essere veicolate queste idiozie.
ciao Enrico, come forse sai quasi tutte le traduzioni utilizzano il termine eteronimo "zingari". il libro, da dove è stato tratto il testo pubblicato, non ha il testo in lingua originale, al contrario del libro "Romane Krle" che tu hai giustamente citato. sarebbe quindi stato impossibile riuscire ad inserire nel testo il termine etnonimo corretto.
quanto alla storia, ognuno può darne le valutazioni che vuole.
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