E' proseguito oggi in municipio a Bolzano il confronto sullo spostamento della famiglia sinta Gabrielli dal quartiere Firmian nell'area di proprietà comunale in via Lungo Isarco sinistro adibita ad area cani.
Oltre al sindaco Luigi Spagnolli ed alcuni membri della Giunta, del Consiglio Provinciale, Comunale e di Quartiere, vi hanno partecipato alcuni rappresentanti dei cittadini del rione che hanno promosso anche una raccolta di firme, della famiglia Gabrielli e della "Rete per i diritti dei senza voce". Incontro che ha fatto seguito ad un primo "confronto sul campo" avvenuto a seguito dell'insediamento della famiglia nell'area in questione.
Il sindaco ,dopo aver ascoltato le varie argomentazioni degli intervenuti (i cittadini hanno in particolare sottolineato di non avere nulla contro i Gabrielli, ma contro la scelta di un'area ritenuta inadeguata e periocolosa, e "se comunque questa deve essere, che sia almeno temporanea"), ha ribadito quanto già noto, ovvero che: "Non esiste uno strumento di legge che consenta all'amministrazione comunale di "spostare" una famiglia da una parte all'altra della città".
Il Comune può intervenire solo successivamente con apposita ordinanza, per prendere atto della situazione e per motivi di carattere igienico-sanitario". In ogni caso Spagnolli ha sottolineato che si tratta di una soluzione (la migliore possibile) certamente temporanea (nell'ordinanza il termine è di un anno) in attesa che la Provincia, attraverso una normativa ad hoc sollecitata dallo stesso Comune di Bolzano doti le amministrazioni locali di un adeguato strumento urbanistico che consenta di realizzare le microaree atte ad ospitare famiglie sinte, come quella dei Gabrielli".
L'assessore ai Lavori Pubblici Stefano Pagani ha ricostruito tutte le varie tappe della vicenda sottolineando l'impegno del Comune nel ricercare soluzioni adeguate, (vedi microarea), vanificate dall'accoglimento di ricorsi in sede giudiziaria. "Ora però - ha aggiunto – con l'adeguamento della normativa urbanistica, tale problema potrà essere superato". Lo stesso Pagani ha ricordato che, anche in termini di costi per la comunità, la soluzione microarea è di gran lunga più economica e vantaggiosa rispetto all'assegnazione di alloggi pubblici a chi peraltro ne avrebbe i requisiti essendo residente a Bolzano da generazioni. Giovedì mattina i rappresentanti del comitato dei cittadini di Oltrisarco consegneranno al sindaco le firme raccolte nei giorni scorsi (circa 350). da Comune di Bolzano
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