Un operaio 40enne originario di Asti, ma da tempo abitante ad Alba, non accettava che la figlia quindicenne si fosse fidanzata con un ragazzo appartenente alla minoranza dei Sinti italiani, per questo l’aveva pedinata e l’aveva aggredita verbalmente tra i bus in sosta del terminal di Alba. La sua furia è stata placata solo dall'arrivo di una gazzella della Radiomobile.
La ragazza però non si era data per vinta e ha continuato ad incontrare il suo fidanzato nei giorni seguenti. A questo punto il padre ha picchiato la figlia ripetutamente per convincerla ad interrompere la storia d’amore.
Ormai esasperata per le continue violenze subite, accompagnata dalla madre, la ragazza minorenne è stata convinta dai militari intervenuti presso la loro abitazione per l’ennesimo litigio in famiglia a denunciare i fatti. Raccolta la denuncia, infatti, i Carabinieri hanno acquisito i referti medici presso l’Ospedale San Lazzaro di Alba relativi alle lesioni riportate dalla giovane quando veniva picchiata dal papà ed hanno anche raccolto le deposizioni di alcuni testimoni (amiche e parenti della ragazza). Ora la minore, su disposizione del Tribunale dei Minorenni di Torino informato dai Carabinieri, si trova presso una sua parente, mentre l’uomo dovrà rispondere dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.
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