Nei giorni scorsi don Franco De Donno, da anni responsabile della Caritas di Ostia, denunciava pubblicamente lo sgombero senza alternative abitative dei rom, oggi leggo che la Giunta capitolina ha stabilito che per gli animali (cani e gatti) dei rom sgomberati sarà predisposto un sistema di accoglienza.
Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, ancor prima dello sgombero avverrà il censimento degli animali. Uno dei problemi, infatti, che a monte complicava l’attività dei volontari, era proprio quello di non sapere quanti animali erano rimasti tra le macerie degli sgomberi. Ora, invece, tutti i cittadini a quattro zampe, la cui “proprietà” per legge, è del Comune, saranno preventivamente censiti ed affidati alle strutture di accoglimento.
«Prima degli sgomberi dei campi rom - ha dichiarato l’Assessore Visconti – gli uffici preposti del Dipartimento ambiente, dovranno essere allertati con un congruo anticipo. In questo modo potranno provvedere al censimento degli animali e quindi si occuperanno, insieme ai veterinari e ai volontari, di trasferirli presso idonee strutture. Qui gli animali saranno sottoposti a visita medica e successivamente alloggiati adeguatamente. I nostri tecnici si metteranno a disposizione degli uomini della Questura e, durante le operazioni di sgombero, avranno il compito di garantire l’incolumità degli animali e il rispetto delle procedure per la loro tutela».
Bene ha fatto l'assessore all'ambiente Marco Visconti, ma mi chiedo: perchè l'assessore Sveva Belviso, oggi nominata Vice Sindaco, non si attiva per garantire l'incolumità delle persone e il rispetto delle procedure per la loro tutela, offrendo soluzioni abitative alternative? di Carlo Berini
1 commento:
Da Fuoricampo, una settimana dopo:
Sono arrivati alle 7 di mattina. Ti lasciano sotto la pioggia. Dovevo scaldare il latte per mio figlio di 4 mesi e non potevo, perché avevano tolto l’elettricità. Ma intanto davano da mangiare ai cuccioli di cane. “Che carini!” dicevano…
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