Presentati i dati dell'indagine "The situation of Roma in 11 Ue Member States" (qui la sintesi in italiano) che ha coinvolto 11 Paesi membri dell'UE ed è stata curata dell'Agenzia dell'UE per i diritti fondamentali e del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite. In Italia l'indagine è stata coordinata da Sucar Drom, dalla Federazione Rom e Sinti Insieme, da Demaskopea e ha coinvolto decine di giovani e meno giovani sinti e rom come rilevatori.
Secondo la relazione pubblicata il 23 maggio 2012 dall’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali (FRA) congiuntamente con il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP), molti Rom e Sinti continuano a essere oggetto di discriminazione ed esclusione sociale in tutta l’Unione europea (UE).
In media, la situazione dei Rom è peggiore di quella dei non-Rom che vivono nelle loro strette vicinanze. La relazione si basa su due indagini che analizzano la situazione socioeconomica di Rom e non-Rom abitanti nelle stesse zone, in undici Stati membri dell’Unione europea e in paesi europei limitrofi.
“I risultati di queste indagini tracciano un quadro fosco sulla situazione attuale dei Rom negli undici Stati membri dell’UE esaminati” dichiara il direttore della FRA Morten Kjaerum: “Le discriminazioni e l’antiziganismo persistono. Dai risultati delle indagini emerge che un’azione tempestiva ed efficace è indispensabile, soprattutto per migliorare l’istruzione dei Rom. Questo è un elemento cruciale per liberare il loro potenziale futuro e fornire ai giovani Rom competenze tali da spezzare il circolo vizioso della discriminazione, dell’esclusione e della povertà.”
Secondo la relazione, negli undici Stati membri dell’UE considerati, che ospitano la stragrande maggioranza dei cittadini Rom e Sinti dell’Unione europea, la situazione scolastica, occupazionale, abitativa e sanitaria dei Rom è in media peggiore di quella dei non-Rom abitanti nelle stesse zone.
I Rom continuano a subire discriminazioni e non hanno una conoscenza sufficiente dei diritti garantiti dalla legislazione dell’Unione europea.
Alcuni dati ricavati dalla ricerca:
- soltanto il 15% dei giovani adulti rom e sinti intervistati ha completato il ciclo di istruzione secondaria superiore generale o professionale, mentre per la popolazione maggioritaria delle stesse zone si registra una percentuale superiore al 70 %;
- in media, meno del 30% dei rom e sinti intervistati ha un’occupazione retribuita;
- il 45 % circa dei sinti e dei rom intervistati vive in abitazioni in cui manca almeno uno dei seguenti elementi: cucina, servizi sanitari, doccia o vasca interni, o elettricità;
- in media, il 40 % circa dei rom e dei sinti intervistati vive in una famiglia in cui una persona è andata a dormire affamata almeno una volta nel corso dell’ultimo mese a causa della mancanza di denaro necessario per l’acquisto di generi alimentari.
“Il partenariato fra le quattro organizzazioni internazionali nel condurre questa ricerca [FRA, UNDP, Banca Mondiale e Commissione Europea], manda un messaggio forte e chiaro: la gravità della situazione dei Rom è tale da richiedere una risposta concertata. Questa pubblicazione dimostra che un tale approccio unito e coordinato è possibile e che porta a risultati,” dichiara Andrej Ivanov, Senior Policy Advisor di UNDP per lo Sviluppo umano e l’Integrazione dei rom.
Le indagini hanno documentato la situazione concreta sul terreno. I risultati offrono ai responsabili politici le prove necessarie per elaborare risposte efficaci, che consentano di affrontare la situazione. I risultati delle indagini hanno contribuito alla Comunicazione n. 226/2012 della Commissione Europea sui Rom, presentata a Bruxelles il 23 maggio 2012.
1 commento:
interessante, demandano un'indagine ad un ente che difende sempre e comunque quelle persone.
Cosa direste se facessimo fare un'indagine sulla penetrazione mafiosa in sicilia al signor riina?
Pur concedendo Sucar Drom la massima stima mi sembra un tantinello sproporzionato far fare un'indagine a chi è parte in causa, no?
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