mercoledì 20 febbraio 2013

Mantova, Berini: respingo tutte le accuse strumentali di Elena Magri

Respingo le accuse strumentalidell'assessore provinciale Elena Magri e la invito a leggersi le relazioni inviate annualmente. Per l'annualità 2012 è stato chiesto all'associazione Sucar Drom di prolungare l'annualità 2012 fino al mese di febbraio 2013, noi eravamo contrari perchè tale scelta ci ha esposto finanziariamente in maniera evidente per mantenere i servizi richiesti dai territori. Nel mese di marzo sarà inviata la rendicontazione. Inoltre, sottolineo che non è mai giunta all'associazione, dall'Assessore Elena Magri, nessuna richiesta di spiegare come è condotta la mediazione culturale. Ricordo però all'assessore che la stessa Provincia di Mantova ha pubblicato il libro “la mediazione culturale: una scelta, un diritto” dove è spiegato come l'associazione conduce la mediazione culturale.

Ritengo scorretto spostare l'attenzione pubblica su qualcosa di inesistente per coprire la propria ostilità all'unica proposta seria e concreta su come offrire un habitat diverso da un ghetto a famiglie mantovane.

L'assessore Elena Magri non è riuscita a formulare in due anni una proposta: ne per la chiusura del cosiddetto “campo nomadi”, ne per implementare la scolarizzazione, ne per tutelare le culture sinte e rom e neppure per aiutare le famiglie sul tema fondamentale del lavoro. Dopo un primo incontro con le donne sinte l'assessore è sparita, ma può incontrare le mantovane e i mantovani appartenenti alle minoranze linguistiche sinte e rom, quando vuole. Certo, c'è almeno da convocare le persone e quindi un piccolo sforzo è da fare; come quello di mandare una comunicazione ufficiale della avvenuta stipula di un protocollo d'intesa agli Uffici competenti ed è ridicolo pensare che l'Ente Provincia di Mantova non sia in grado di mandare una semplice comunicazione. Io penso che non l'abbia voluto fare.

Al contrario l'unica proposta che ho sentito dall'Assessore Magri è quella di non chiudere il cosiddetto “campo nomadi”. Proposta fatta al Tavolo “Men Sinti” alla presenza di tutti i partner che si sono guardati negli occhi stupiti e scioccati perchè eravamo in procinto di firmare il protocollo d'intesa con l'obiettivo di smantellare l'area di viale Learco Guerra. Ogni commento è superfluo.

L'assessore Elena Magri spieghi ai mantovani, in particolare ai sinti, cosa intende fare sui temi della scuola, dell'abitare, del lavoro, della cultura, ma lasci all'associazione Sucar Drom il diritto di indire manifestazioni dove e come lo ritiene opportuno nel rispetto della legge. Io non ricatto nessuno e quindi respingo al mittente tale accusa. L'associazione Sucar Drom ha fatto in questi anni decine di manifestazioni per mettere in evidenza le mancanze di Assessori di tutti i colori politici, ma per l'assessore Elena Magri il dissenso verso le sue mancanze sono da bollare come ricatti. La stessa identica tesi ideologica delle frange più xenofobe mantovane.

L'associazione Sucar Drom non svolge solo attività di mediazione culturale, ma svolge anche un ruolo politico. Questo ruolo lo rivendico con forza e decisione perchè è chiaro a tutti che senza tale ruolo la situazione a Mantova non sarebbe diversa da quella di altre città lombarde. E' chiaro che anche dentro alla sinistra i bisogni espressi dai cittadini italiani, appartenenti alle minoranze sinte e rom, non sono bisogni legittimi. Gli stereotipi e i pregiudizi che pervadono la società italiana non vedono le persone che si professano di sinistra immuni. A peggiorare le cose c'è un'idea che le questioni debbano essere affrontate sull'onda delle emozioni e poi abbandonate al loro destino. Il lavoro quotidiano di condivisione e di cammino anche nei momenti più difficili è un concetto che non appartiene a molti perchè è più semplice fare il solito progettino dove le questioni sono affrontate in maniera superficiale. Io le affronto in tutta la loro complessità con passione e serietà e non solo un pomeriggio alla settimana per un paio di mesi. Se non fosse così l'associazione che ho formato, insieme a tanti altri mantovani appartenenti alla minoranza sinta, non avrebbe la credibilità che invece ha a Mantova e non solo. di Carlo Berini, vice presidente dell'associazione Sucar Drom

Nessun commento: