giovedì 16 maggio 2013

La ribellione ad Auschwitz-Birkenau

Sessantanove anni fa, il 16 maggio 1944, il nuovo Comandante, Josef Kramer, di Auschwitz II da l'ordine di liquidare il Familienzigeunerlager, il “campo per famiglie zingare”. Il 16 maggio 1944 erano più di 4.500 i sinti e rom ancora vivi a Birkenau e succede qualcosa di inaspettato: una ribellione.

Avvertiti qualche ora prima i sinti e rom organizzano una rivolta che coglie di sorpresa le SS. Uomini, donne e bambini “armati” con bastoni e sassi si gettano sulle SS che arretrano sconcertate dalla prima ed unica rivolta in un campo di sterminio. Sorprese e confuse le SS sono costrette ad arrendersi.

Nei mesi successivi le persone più forti vengono inviate in altri campi di sterminio, in particolare a Buchenwald. Nel mese di luglio 1944 rimangono 2.897 persone nel Familienzigeunerlager di Birkenau formato da 32 baracche, due blocchi cucina e quattro blocchi bagni. La notte del 2 agosto 1944 le SS entrano in forze nel Familienzigeunerlager e portano allo sterminio i sinti e rom sopravvissuti.
 
Ad Auschwitz-Birkenau vengono internati circa 23.0000, non solo tedeschi, ma anche provenienti dai Paesi occupati, anche se quelli “registrati” nel Lager sono 20.982 (10.094 uomini e 10.888 donne e bambini fino a 14 anni). Il 27 gennaio 1945, quando l'Armata Rossa libera il campo, rispondo all'appello: 4 uomini e 10 bambini sopravvissuti agli esperimenti di Josef Mengele.

1 commento:

Anonimo ha detto...

mai più.....