venerdì 7 giugno 2013

Rom e Sinti, rappresentazione tra stampa e politica

Il 9 e il 10 giugno Roma dovrà eleggere il suo nuovo sindaco e anche quest’anno, come già cinque anni fa, il dibattito politico si è concentrato sul tema di Rom e Sinti, una popolazione che a Roma non supera le 4.000 persone. Ascolta la puntata di Passpartù 33.

Negli ultimi cinque anni però la politica romana non è rimasta con le mani in mano, la giunta Alemanno ha messo in campo il proprio “piano nomadi” basato sulla creazione di nuovi campi (in realtà uno solo rispetto ai sette in programma) e provvedendo allo sgombero di diversi accampamenti tollerati o illegali. Il risultato di queste azioni è stato il fiorire di decine di micro campi sparsi nelle periferie, lo sradicamento di centinaia, forse migliaia, di Rom insediatisi da anni in alcuni rioni romani come Testaccio. Nessun tipo di inserimento scolastico, lavorativo, sociale è stato ottenuto e tutto questo perché il tema che si agitava davanti ai cittadini era quello, semplice e pericoloso, della sicurezza.


Affrontare questo tema è sicuramente complesso, soprattutto in un momento in cui da più parti si stanno cercando di ribaltare con nuove pratiche le vecchie politiche rivolte a Rom e Sinti in Italia. Ci siamo quindi rivolti all’Associazione21 luglio e alla Federazione Rom e Sinti Insieme che da anni si occupano di monitorare le politiche locali e nazionali rivolte a queste minoranze criticandole e proponendo soluzioni alternative.


Nell’ultima parte di trasmissione ci siamo voluti concentrare invece su un’interessante ricerca portata avanti dall’associazione milanese Naga “Se dico Rom…”, un’indagine sulla rappresentazione di rom e sinti sulla stampa periodica. Con Fanny Gerli di Naga abbiamo quindi cercato di capire come nasce e si alimenta lo stereotipo del rom accattone e ladro, il tipo di utilizzo che si fa di questa figura negli articoli di giornale e soprattutto i modi per combattere e sradicare questi luoghi comuni.

Nessun commento: