Il Consigliere
regionale Riccardo De Corato si era distinto nell'ostilità istituzionale contro i sinti e i rom milanesi quando era Vice Sindaco
nella Giunta Moratti, ora da Consigliere regionale vuole estendere le sue proposte
discriminatorie a tutta la Lombardia.
Riccardo De Corato non demorde. Per lui
i sinti e i rom sono un'ossessione. Aveva incentrato tutta la sua
attività amministrativa come Vice Sindaco del Comune di Milano sulla sicurezza e contro rom e sinti ed era stato punito con tutto il centro-destra
dagli elettori nel 2011 perchè i problemi reali di Milano erano
altri. Ora ci riprova in Consiglio regionale, presentando una
proposta di legge a dir poco discriminatoria.
De Corato sul suo profilo facebook
afferma: “la nostra legge stabilisce che il periodo massimo di
sosta nei campi è di tre mesi prorogabile solo in caso di minori che
frequentino la scuola dell’obbligo (quando sia comprovata la loro
regolare presenza in classe!) I nomadi, come dice la parola stessa,
sono popolazioni che si spostano da un territorio all’altro. Non
sono popolazioni stanziali.”
De Corato non vuole capire che i
“nomadi” sono un'invenzione stereotipata per discriminare e
segregare i Cittadini italiani, appartenenti alle minoranze
linguistiche sinte e rom e i Cittadini immigrati, appartenenti alle
minoranze rom. Per altro se alcune famiglie di sinti italiani
volessero continuare a svolgere l'attività di lavoro itinerante,
come quella del giostraio, del circense o del musicista, nella legge
regionale proposta non si fa accenno alla possibilità di potersi
fermare senza essere cacciati immediatamente dai Sindaci, ma la
stragrande maggioranza di sinti e rom sono stanziali da generazioni
anche perchè tali attività lavorative sono oramai residuali.
Mi chiedo dove dovranno andare le
persone che nel proprio stato di famiglia sono sole, come ad esempio
gli anziani o chi è rimasto senza il proprio marito o la propria
moglie; e ancora: chi ha i figli che fanno le scuole superiori?
Secondo De Corato dovrebbero essere cacciati tutti dai luoghi di
residenza.
Non è tutto perchè per chi rimane ci
sono i “corsi di educazione civica e di percorsi di integrazione”.
Insomma un programma completo di rieducazione come in un gulag,
ma la proposta viene da una formazione post-fascista, appunto
Fratelli d'Italia. Ricordo che a Milano chi non seguiva le
indicazioni dell'assistente sociale veniva cacciato in strada. Il
tutto naturalmente per tutelare “le popolazioni nomadi, ma anche i
cittadini lombardi”.
La proposta di legge presentata dal
Consigliere De Corato è l'esatto opposto della Strategia Nazionale
d'inclusione dei rom, dei sinti e dei camminanti, adottata dal
Governo italiano in ottemperanza alla Comunicazione n. 211 della
Commissione europea. Le proposte di De Corato sono anche l'esatto
contrario di quanto raccomandato da tutte le Istituzioni
internazionali dall'ONU, all'OSCE, al Consiglio d'Europa.
Probabilmente per Riccardo De Corato i
sinti e rom non sono persone, sono un'entità astratta che deve
essere rieducata e chi rifiuta l'integrazione e vuole, per esempio,
continuare a parlare la lingua sinta o la lingua romanes non ci sono
possibilità in Lombardia, sempre secondo Riccardo De Corato.... di Carlo Berini
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