La Ministra per l'Integrazione, Cecile
Kyenge, e la Viceministra al Lavoro e le Politiche Sociali con delega
alle Pari Opportunità, Maria Cecilia Guerra, hanno presentato ieri a
Roma, presso il Teatro Orione, Via Tortona 7, la nuova edizione del
Dossier Statistico Immigrazione "Dalle discriminazioni ai diritti”, per la prima volta curata dal Centro Studi e Ricerche
IDOS/Immigrazione Dossier Statistico in collaborazione con l’UNAR.
Il Dossier evidenzia, con il supporto
di dati statistici, come l’immigrazione stia modificando il tessuto
sociale e i modelli di sviluppo attuali, attraverso una lente che si
concentra sulla dinamica dei diritti e dei doveri.
Un particolare focus è dedicato al
problema delle discriminazioni che ostacolano il processo di piena
integrazione delle persone di origine straniera nella società,
sottolineando le tante luci ed ombre che ha ancora l’immigrazione
in Italia, ma anche le prospettive di miglioramento derivanti da una
piena attuazione dei principi di pari opportunità e parità di
trattamento.
Nei 75 capitoli del Dossier, i
redattori di IDOS e i numerosi esperti e studiosi esterni che sono
stati chiamati a collaborare e a fornire il proprio ausilio,
tracciano un panorama completo e a più voci di tutti gli aspetti del
fenomeno migratorio, dal contesto internazionale allo scenario
nazionale, con focus specifici dedicati alle singole regioni.
Il Dossier UNAR 2013 è stato
presentato in contemporanea a Roma e in tutte le città capoluogo
delle regioni d’Italia.
"L’obiettivo della ricerca
attraverso questa informazione a tutto campo" ha spiegato la
Viceministra Guerra "è fornire una conoscenza adeguata delle
condizioni in cui versano gli immigrati in Italia, stigmatizzando
chiusure e discriminazioni ma anche indicando le buone pratiche e le
prospettive di una più fruttuosa convivenza informata ai principi
della uguaglianza e delle pari opportunità per tutti" .
Per la Kyenge “con il Dossier 2013 si
compie un decisivo passo in avanti perché è importante saper
spiegare l’immigrazione a tutti, saperne parlare non solo agli
addetti ai lavori ma anche a tutta la gente comune che sente parlare
di immigrazione solo dai telegiornali quando l’immigrazione diventa
cronaca nera, misconoscendo i tanti aspetti positivi che la presenza
delle persone immigrate ha per il nostro Paese. La posta in gioco è
alta - prosegue la Kyenge - occorre un cambio di mentalità, un
cambio di passo che rafforzi un impegno condiviso per fare
dell’Italia un Paese più aperto alle persone immigrate, dove esse
siano considerate un’opportunità e non un problema coinvolgendole
maggiormente nello sviluppo del Paese”.
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