giovedì 30 ottobre 2014

Mantova, il Sindaco ostaggio del razzismo

Il Sindaco di Mantova e la sua Giunta sono ostaggio del razzismo a Mantova. Da alcune settimane questo è il leitmotiv che tutti leggono nelle dichiarazioni del Consigliere comunale Luca De Marchi (in foto), fondamentale per i numeri della maggioranza in Consiglio comunale. Il Sindaco e la Sua Giunta avrebbero una maggioranza se negassero il diritto allo studio a dei bambini. Si dovrebbe negare a loro il diritto allo studio per la sola ragione che sono nati in famiglie che appartengono alle minoranza storica linguistica sinta. Per tutti gli altri bambini mantovani tale diritto non verrebbe negato.

Nelle continue dichiarazioni del Consigliere Luca De Marchi oltre a voler negare il diritto allo studio ai bambini sinti vi è la continua contrapposizione tra mantovani. Chi appartiene alla minoranza storico linguistica sinta non dovrebbe in alcun modo essere sostenuto se versa in situazione di povertà, mentre chi non appartiene a tale minoranza dovrebbe avere tutto il sostegno possibile. A parità di condizione all'uno nulla, all'altro tutto l'aiuto possibile.


Negli anni scorsi ho cercato di far capire al Consigliere Luca De Marchi che tale posizione porterebbe ad una discriminazione, perseguita e punita giustamente dal nostro ordinamento che a partire dall'Articolo 3 della nostra Costituzione vieta qualsiasi forma di trattamento discriminatorio, ma come tutti possono leggere in questi giorni tale argomentazione non è mai stata ascoltata. La sua è probabilmente una posizione ideologica inscalfibile.

Rimango per altro stupito che tale posizione non sia mai stigmatizzata, viene accettata come una delle tante posizioni politiche e di fatto gli si dà la patente di legittimità. Non una parola dai giornalisti, ne dai politici ma nemmeno dalla società civile. Un silenzio che può essere inteso come un assenso. Tutto ciò fa male essenzialmente alla nostra Costituzione che è in queste battaglie che si fortifica o meno, ma anche alla stessa democrazia, perchè se si accettano supinamente certe posizioni la strada tracciata può essere seriamente pericolosa.

Immagino che la stragrande maggioranza di chi legge queste righe non sia d'accordo con il pensiero discriminatorio espresso dal Consigliere Luca De Marchi e per questa ragione chiedo a tutte queste persone di far sentire la propria voce pubblicamente. di Carlo Berini

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