Hanno maggiori difficoltà nell’accesso
a “posti di lavoro, educazione, alloggi e cure mediche”, i loro
bambini “non possono beneficiare della stessa qualità di
formazione degli altri bambini”: ancora oggi i rom rimangono
vittime di “esclusione, disuguaglianza e discriminazione” che
“devono essere affrontati frontalmente”.
È il proposito della Commissione
europea in vista della Giornata mondiale dei rom e dei sinti, domani 8 aprile.
“L’Unione europea è fondata sui principi di uguaglianza di
fronte alla legge e non discriminazione”, fanno notare il
vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans e i
commissari agli Affari sociali, Marianne Thyssen, alla Giustizia,
Vera Jourova e alle Politiche regionali, Corina Cretu. Questi valori
devono dunque valere anche per “la più grande minoranza
dell’Europa, con circa 6 milioni di persone che vivono nell’Ue”.
“I cambiamenti non avvengono da un
giorno all’altro – ammettono i commissari – ma le istituzioni
europee e gli Stati membri sono impegnati a combattere la
discriminazione e migliorare l’integrazione”, assicurano. Dal
2011, continuano i membri dell’esecutivo comunitario, “l’Ue ha
messo con successo l’integrazione dei Rom e die Sinti in cima alla sua agenda
politica in tutta Europa” come dimostra il fatto che “tutti gli
Stati membri hanno strategie di integrazione dei rom e dei sinti, che danno
priorità ad aree come l’educazione, l’occupazione, la salute,
l’housing e la lotta contro la discriminazione”.
La Commissione Ue, ricordano i
commissari, “sta anche supportando gli Stati membri nel loro lavoro
per implementare le politiche pubbliche e i servizi per l’inclusione
dei Rom e dei Sinti: ad esempio “il nuovo quadro economico 2014-2020 rende più
semplice l’uso dei fondi Ue per l’integrazione socio-economica
della popolazione rom e sinta”.
Ma questo non basta: “Ora –
sottolineano Timmermans e compagni – dobbiamo assicurarci che
questi piani siano messi in pratica e producano risultati sul
terreno”. A questo scopo, assicurano i commissari, “agiremo mano
nella mano con gli Stati membri per migliorare le vite dei cittadini
rom e sinti” e “lavoreremo duro per assicurare che i loro diritti
fondamentali siano rispettati e che si avanzi nella loro integrazione
in Europa”.
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