martedì 7 aprile 2015

Bruxelles, Commissione: “Assicurarci che politiche anti discriminazione diano frutti”

Hanno maggiori difficoltà nell’accesso a “posti di lavoro, educazione, alloggi e cure mediche”, i loro bambini “non possono beneficiare della stessa qualità di formazione degli altri bambini”: ancora oggi i rom rimangono vittime di “esclusione, disuguaglianza e discriminazione” che “devono essere affrontati frontalmente”.

È il proposito della Commissione europea in vista della Giornata mondiale dei rom e dei sinti, domani 8 aprile. “L’Unione europea è fondata sui principi di uguaglianza di fronte alla legge e non discriminazione”, fanno notare il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans e i commissari agli Affari sociali, Marianne Thyssen, alla Giustizia, Vera Jourova e alle Politiche regionali, Corina Cretu. Questi valori devono dunque valere anche per “la più grande minoranza dell’Europa, con circa 6 milioni di persone che vivono nell’Ue”.

“I cambiamenti non avvengono da un giorno all’altro – ammettono i commissari – ma le istituzioni europee e gli Stati membri sono impegnati a combattere la discriminazione e migliorare l’integrazione”, assicurano. Dal 2011, continuano i membri dell’esecutivo comunitario, “l’Ue ha messo con successo l’integrazione dei Rom e die Sinti in cima alla sua agenda politica in tutta Europa” come dimostra il fatto che “tutti gli Stati membri hanno strategie di integrazione dei rom e dei sinti, che danno priorità ad aree come l’educazione, l’occupazione, la salute, l’housing e la lotta contro la discriminazione”.

La Commissione Ue, ricordano i commissari, “sta anche supportando gli Stati membri nel loro lavoro per implementare le politiche pubbliche e i servizi per l’inclusione dei Rom e dei Sinti: ad esempio “il nuovo quadro economico 2014-2020 rende più semplice l’uso dei fondi Ue per l’integrazione socio-economica della popolazione rom e sinta”.

Ma questo non basta: “Ora – sottolineano Timmermans e compagni – dobbiamo assicurarci che questi piani siano messi in pratica e producano risultati sul terreno”. A questo scopo, assicurano i commissari, “agiremo mano nella mano con gli Stati membri per migliorare le vite dei cittadini rom e sinti” e “lavoreremo duro per assicurare che i loro diritti fondamentali siano rispettati e che si avanzi nella loro integrazione in Europa”.

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