giovedì 30 aprile 2015

Rom e Sinti, questi sconosciuti

Se personaggi come Matteo Salvini o Giorgia Meloni riescono a cavalcare il più bieco populismo è perché alla nostra democrazia mancano requisiti fondamentali come "conoscenza e cultura" per permettere all'opinione pubblica di schierarsi responsabilmente e scegliere con cognizione di causa. Ecco perché, riprendendo un nostro recente articolo che ha fatto molto discutere, abbiamo intervistato Carlo Berini, cofondatore dell'Istituto di Cultura Sinta e responsabile di progetti di mediazione culturale. E siamo partiti da una domanda: chi sono i Sinti?

Ogni volta che Salvini spara – verbalmente e metaforicamente – su immigrati e rom, si pensa di aver toccato il fondo. Gli intellettuali preoccupati di passare per snob ci ricordano che però Salvini sa parlare al cuore (o alla pancia) del paese, e quindi non bisogna archiviare le sue parole come semplice razzismo. Come se invece rivolgersi alla testa delle persone e dire loro la verità fosse una cosa del tutto impensabile.

La verità è che gli intellettuali preoccupati di passare per buonisti (poco alla moda) considerano quelle persone, quelle a cui si rivolge Salvini, ignoranti e del tutto irrecuperabili e quindi un discorso tra pari, dove si dialoga realmente, non è assolutamente possibile: per parlare con loro, bisogna parlare come loro, sottinteso “come barbari”. Ed è questa la vera posizione snob.


Parlare con chi dice “bisogna affondare i barconi” o “bisogna bruciare i rom” è sicuramente difficile, ma bisogna farlo comunque. E’ quello che ad esempio hatentato di fare Gianni Morandi, dimostrando a tutti la differenza tra popolare (Morandi) e populista (Salvini), cioè chi ha un “atteggiamento demagogico volto ad assecondare le aspettative del popolo, indipendentemente da ogni valutazione del loro contenuto”.

Ma nella comunicazione politica italiana più si tocca il fondo e più si comincia a grattare. Ultimo caso Giorgia Meloni, che, forse nel tentativo di sorpassare a destra Salvini, ha tirato fuori l’ormai famigerato slogan “Se sei nomade allora devi nomadare”, immediatamente sbeffeggiato online ovunque sia possibile. I soliti esperti di comunicazione diranno che si tratta senza dubbio di un grande successo, proprio perché se ne parla ovunque ed è diventato – più o meno – virale, ma diciamo che la Meloni con questo “nomadare” non ha fatto un’ottima figura. Con noi. Con chi pensa di votarla forse sì, ed è a loro che ci rivolgiamo: alla base di quello slogan c’è una bugia. Infatti i “nomadi” italiani non sono nomadi già da generazioni, almeno la maggior parte. Quello che dice la Meloni semplicemente non è vero.

Secondo dati recenti si stima che solo il 3% dei rom e sinti italiani sia effettivamente nomade. Questo vuol dire che ancora una volta per accaparrarsi qualche voto in più si mente spudoratamente, si usano tentativi “ironici” di comunicazione per far passare informazioni false, approfittando del vuoto di informazione sulla realtà delle comunità rom e sinti, di cui non sappiamo nulla. La maggior parte delle persone, nonostante passi molto tempo a parlare di rom e sinti su Facebook, non sa niente su di loro, non ne conosce nemmeno uno personalmente, non sa chi siano, li vede come personaggi da titolo di giornale o alieni degni di un romanzo di fantascienza. Ne vede uno al semaforo e pensa di aver visto l’intera etnia. Non è così.

Abbiamo cercato di capirne qualcosa di più parlando con Carlo Berini, fra le altre cose ricercatore e cofondatore dell‘Istituto di Cultura Sinta e responsabile dei progetti di mediazione culturale dell’associazione Sucar Drom.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Il malaffare di Mafia Capitale faceva affari con gli italiani della minoranza sinta o rom?

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

Nell'intervista si dice: "[..] per non rivedere situazioni come quella scoperchiata a Roma, dove il malaffare di Mafia Capitale ha usato i rom immigrati".

Io avevo inteso che il malaffare aveva usato la complicità dei rom immigrati.

Voi avete fatto bene a cancellare i commenti in cui riportavo alcuni dati da Wikipedia perché sarebbe solo fantasia dire che il malaffare di mafia Capitale aveva bisogno di altre complicità per realizzarsi.

Ne prendo atto e non posso che darvi ragione.

Anonimo ha detto...

Hanno cancellato perchè dava fastidio quello che c'era scritto. Se dici quello che gli fa comodo va bene se no lo cancellano. Fascisti e comunisti sono tutti uguali censurano tutti alla stessa maniera.

u velto ha detto...

Gentile Anonimo, la responsabilità in Italia è personale e mai può essere ascritta a tutti gli italiani apparteneti alla minoranza sinta e rom.
Mafia Capitale è un bruttissimo capitolo della storia della Capitale, ma attendiamo che la Magistratura svolga il suo compito per capire chi ha responsabilità penali o meno.
Cancelliamo tutti quei commenti che crediamo ingiuriosi, diffamanti e ripetuti all'ossessione.
Se ha un suo commento da fare lo faccia senza intasare il post di commenti.

Anonimo ha detto...

Scrivete: Cancelliamo tutti quei commenti che crediamo ingiuriosi, diffamanti e ripetuti all'ossessione.

Non erano ingiuriosi. Non erano diffamanti. Non erano ripetuti all'ossessione.

Se non vi piacciono i dati di Wikipedia correggeteli.

I cinque commenti eliminati erano suddivisi così per necessità pratica e mettevano in relazione i fatti riportati da giornali e altre fonti d'informazione e ripresi da Wikipedia. Come si poteva ben capire, non si parlava di tutti i sinti e i rom. Non c'è bisogno di scrivere che: la responsabilità in Italia è personale e mai può essere ascritta a tutti gli italiani appartenenti alla minoranza sinta e rom.
Trovate un'altra scusa perché nei commenti si parlava con tanto di nome di una precisa minoranza di questi sinti e rom. E nei commenti si facevano nomi e cognomi non generalizzazioni.

Vi da fastidio perché ci sono anche i sinti e i rom che delinquono. Volete credere che i cattivi sono solo i politici corrotti e i funzionari delle forze dell'ordine corrotti, i faccendieri, i trafficanti di persone, di droga, di armi, e tutti i mafiosi di ogni tipo.

Volete capire chi ha responsabilità penali o meno. Le responsabilità sono state accertate già da anni e nei commenti si capiva bene.

Mi scuso lo stesso perché non volevo fare cosa sgradita mettendo in relazione quelle fonti di Wikipedia.

I dati che avevo ripreso da Wikipedia non erano sufficienti per fare il quadro della situazione, e su questo potevo anche darvi ragione.

rubri ha detto...

Dare un giudizio sui commenti dopo averli eliminati non è corretto.
Chiunque può scrivere i commenti come gli pare, l'amministratore li può cancellare se ritiene opportuno farlo. Mi pare giusto. Invece, il commento dell'amministratore, scritto dopo che i commenti erano stati cancellati, questo non mi sembra corretto. Il lettore non può verificare, oltretutto si dà un giudizio che secondo l'autore dei commenti non è veritiero. In questo modo si può raccontare la realtà come si vuole. I commenti, invece, da quanto si può capire dal discorso, erano copia e incolla da wikiperdia. Gli orari dei commenti sono distanti di qualche minuto (il tempo per la verifica delle fonti, per esempio), ma penso che l'autore dei commenti li possa scrivere come vuole (se non piacciono si cancellano). E' il commento scritto dopo dall'amministratore che non è corretto.
Rimettete i commenti così il lettore può capire se l'amministratore ha detto il vero o ha raccontato la realtà che voleva raccontare.

u velto ha detto...

Da parte nostra non c'è nessun giudizio sui commenti cancellati, solo una risposta agli ultimi due commenti dell'anonimo che sono visibili.

rubri ha detto...

Scrivi: Cancelliamo tutti quei commenti che crediamo ingiuriosi, diffamanti e ripetuti all'ossessione.

E adesso scrivi: Da parte nostra non c'è nessun giudizio sui commenti cancellati.

Ti contraddici.

Il linguaggio quando è vero cambia la realtà in meglio, quando è falso cambia la realtà in peggio.

u velto ha detto...

Abbiamo solo dato la misura di questo blog, non abbiamo espresso un giudizio sui commenti postati dall'Anonimo.

rubri ha detto...

Scrivi: non abbiamo espresso un giudizio sui commenti postati dall'Anonimo.

L'altro giorno hai cancellato i commenti e hai scritto: Cancelliamo tutti quei commenti che crediamo ingiuriosi, diffamanti e ripetuti all'ossessione.

Stavi parlando dei commenti e hai detto che li hai cancellati perché cancellate i commenti che credete ingiuriosi, diffamanti e ripetuti all'ossessione.

Adesso vuoi farmi credere una cosa diversa. Neghi di fonte all'evidenza?

E' inutile che io continui dove non c'è volontà di ammettere ciò che si scrive.

Finisco qui questa polemica.