L'Amministrazione comunale di Rimini da
circa un anno sta progettando il superamento del cosiddetto “campo
nomadi” di via Islanda, abitato da undici famiglie sinte. Il
progetto è quello di realizzare delle micro-aree come prescritto
dalla Legge regionale 16 luglio 2015, n. 11. Quello di via Islanda è
un parcheggio dove sono state autorizzate a sostare con le case
mobili le famiglie povere, appartenenti alla minoranza linguistica
sinta. In sintesi a Rimini, da circa trent'anni, famiglie italiane
povere che aspettano una sistemazione abitativa dignitosa.
Il progetto di superamento del “campo
nomadi” di via Islanda non piace ad alcuni Comitati dei Quartieri
dove potrebbero essere realizzate le micro-aree. Da alcuni mesi è
scoppiata la polemica, ma nelle ultime settimane la polemica, in
particolare sui quotidiani e su Facebook, si è trasformata in molti
casi in incitamento all'odio e in un caso in un discorso sulla
superiorità della razza.
Abbiamo selezionato alcuni post che dal
mese di gennaio sono stati pubblicati sulla pagina Facebook
“Gaiofanesi”, dove sono attivi alcuni cittadini residenti nel
Quartiere Gaifana. Il primo post ha la foto di un
quotidiano locale dal titolo virgolettato «i nomadi non li vogliamo»
e in una delle foto pubblicate sul quotidiano si nota un uomo
immortalato con in mano un forcone. Affermare «i nomadi non li
vogliamo» è un'istigazione alla discriminazione.
Il secondo post ha la foto di un
volantino inequivocabilmente razzista perché si può dire no ad
un'autostrada, ma non si può dire no a delle persone perché
appartengono ad una minoranza linguistica.
Il terzo post ha una sempre una foto di
una pagina di giornale con un titolo inequivocabile «no alle case
per i nomadi con i nostri soldi». In questo articolo si da notizia
della nascita di un Supercomitato Civico Riminese.
Nel terzo e ultimo post la foto del
volantino diffuso nei quartieri di Rimini nei giorni precedenti
all'undici marzo. Il volantino non ha più il titolo «i nomadi non
li vogliamo» come in febbraio, ma sposta il no dalle persone alle
micro-aree. Nel testo però leggiamo: «Noi riteniamo che, con tutti
i problemi che già imperversano nei nostri quartieri, questa
decisione graverebbe oltremisura la nostra attuale situazione con un
esborso di denaro pubblico iniquo a favore di chi, da decenni, ha già
dimostrato di non meritare nulla». Questa frase spiega la ragione
per il “no ai nomadi” delle settimane prima, affermando: i sinti
poveri non possono esigere il diritto di un alloggio dignitoso come
qualsiasi altro cittadino riminese povero. Questa frase presuppone
l'idea che ci siano cittadini superiori con tutti i diritti mentre
altri, i sinti, sono cittadini inferiori che possono accedere al
diritto alla casa solo se lo meritano. Ed è quindi iniquo, secondo
il sedicente Supercomitato Civico Riminese, spendere i denari
pubblici per chi non ha meritato il diritto alla casa. Un discorso
sulla superiorità della razza.
Il post con il volantino per la
manifestazione di sabato 11 marzo è stato cancellato su tutte le
pagine Facebook dove era apparso. Nelle stesse ore le famiglie
residenti in via Islanda hanno espresso pubblicamente le loro paure e le minacce ricevute. E' stato reso pubblico un intervento di Articolo3 Osservatorio sulle discriminazioni e sono stati cancellati dalla
pagina Facebook alcuni post e commenti e si sono fatti appelli per
moderare i toni. Da alcuni giorni in più interventi si afferma che
non si è contro le persone, ma contro le micro-aree. E ancora che le
famiglie dovrebbero essere inserite negli alloggi popolari. Lo stesso
Supercomitato Civico Riminese ha dopo alcuni giorni disconosciuto il
volantino distribuito. Il clima di odio è però così alto che alcuni giorni fa c'è stata un'aggressione razzista contro un giovane ragazzo richiedente protezione in centro a Rimini.
Questa sera la vicenda delle micro-aree a Rimini dovrebbe essere
portata all'attenzione nazionale dal programma Quinta Colonna in onda
su Rete 4, condotta da Paolo Del Debbio. Su Rete 4 era già in onda
la questione delle micro-aree a Rimini nel programma Dalla vostra parte, condotto da Maurizio Belpietro. In quell'occasione erano stata
contrapposta la situazione delle famiglie sinte di Rimini che da
trent'anni attendono una casa con la situazione delle
famiglie terremotate che da sette mesi attendono una casa.
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