lunedì 27 marzo 2017

Rimini, razzismo contro i sinti

L'Amministrazione comunale di Rimini da circa un anno sta progettando il superamento del cosiddetto “campo nomadi” di via Islanda, abitato da undici famiglie sinte. Il progetto è quello di realizzare delle micro-aree come prescritto dalla Legge regionale 16 luglio 2015, n. 11. Quello di via Islanda è un parcheggio dove sono state autorizzate a sostare con le case mobili le famiglie povere, appartenenti alla minoranza linguistica sinta. In sintesi a Rimini, da circa trent'anni, famiglie italiane povere che aspettano una sistemazione abitativa dignitosa.

Il progetto di superamento del “campo nomadi” di via Islanda non piace ad alcuni Comitati dei Quartieri dove potrebbero essere realizzate le micro-aree. Da alcuni mesi è scoppiata la polemica, ma nelle ultime settimane la polemica, in particolare sui quotidiani e su Facebook, si è trasformata in molti casi in incitamento all'odio e in un caso in un discorso sulla superiorità della razza.


Abbiamo selezionato alcuni post che dal mese di gennaio sono stati pubblicati sulla pagina Facebook “Gaiofanesi”, dove sono attivi alcuni cittadini residenti nel Quartiere Gaifana. Il primo post ha la foto di un quotidiano locale dal titolo virgolettato «i nomadi non li vogliamo» e in una delle foto pubblicate sul quotidiano si nota un uomo immortalato con in mano un forcone. Affermare «i nomadi non li vogliamo» è un'istigazione alla discriminazione.


Il secondo post ha la foto di un volantino inequivocabilmente razzista perché si può dire no ad un'autostrada, ma non si può dire no a delle persone perché appartengono ad una minoranza linguistica.


Il terzo post ha una sempre una foto di una pagina di giornale con un titolo inequivocabile «no alle case per i nomadi con i nostri soldi». In questo articolo si da notizia della nascita di un Supercomitato Civico Riminese.



Nel terzo e ultimo post la foto del volantino diffuso nei quartieri di Rimini nei giorni precedenti all'undici marzo. Il volantino non ha più il titolo «i nomadi non li vogliamo» come in febbraio, ma sposta il no dalle persone alle micro-aree. Nel testo però leggiamo: «Noi riteniamo che, con tutti i problemi che già imperversano nei nostri quartieri, questa decisione graverebbe oltremisura la nostra attuale situazione con un esborso di denaro pubblico iniquo a favore di chi, da decenni, ha già dimostrato di non meritare nulla». Questa frase spiega la ragione per il “no ai nomadi” delle settimane prima, affermando: i sinti poveri non possono esigere il diritto di un alloggio dignitoso come qualsiasi altro cittadino riminese povero. Questa frase presuppone l'idea che ci siano cittadini superiori con tutti i diritti mentre altri, i sinti, sono cittadini inferiori che possono accedere al diritto alla casa solo se lo meritano. Ed è quindi iniquo, secondo il sedicente Supercomitato Civico Riminese, spendere i denari pubblici per chi non ha meritato il diritto alla casa. Un discorso sulla superiorità della razza.


Il post con il volantino per la manifestazione di sabato 11 marzo è stato cancellato su tutte le pagine Facebook dove era apparso. Nelle stesse ore le famiglie residenti in via Islanda hanno espresso pubblicamente le loro paure e le minacce ricevute. E' stato reso pubblico un intervento di Articolo3 Osservatorio sulle discriminazioni e sono stati cancellati dalla pagina Facebook alcuni post e commenti e si sono fatti appelli per moderare i toni. Da alcuni giorni in più interventi si afferma che non si è contro le persone, ma contro le micro-aree. E ancora che le famiglie dovrebbero essere inserite negli alloggi popolari. Lo stesso Supercomitato Civico Riminese ha dopo alcuni giorni disconosciuto il volantino distribuito. Il clima di odio è però così alto che alcuni giorni fa c'è stata un'aggressione razzista contro un giovane ragazzo richiedente protezione in centro a Rimini. 

Questa sera la vicenda delle micro-aree a Rimini dovrebbe essere portata all'attenzione nazionale dal programma Quinta Colonna in onda su Rete 4, condotta da Paolo Del Debbio. Su Rete 4 era già in onda la questione delle micro-aree a Rimini nel programma Dalla vostra parte, condotto da Maurizio Belpietro. In quell'occasione erano stata contrapposta la situazione delle famiglie sinte di Rimini che da trent'anni attendono una casa con la situazione delle famiglie terremotate che da sette mesi attendono una casa.

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