La lettera aperta scritta dalle
associazioni sinte e rom al Ministro del Lavoro, politiche sociali e
sviluppo economico Luigi Di Maio e al Ministro dell’Interno Matteo
Salvini.
Egregi Signori Ministri, in questi
ultimi giorni le nostre comunità stanno vivendo un rinnovato
sentimento di preoccupazione e paura che ci agita, un sentimento ben
comprensibile considerando che la nostra è una storia di
discriminazione e persecuzione plurisecolare.
Questa paura è la stessa paura che
molti italiani hanno affrontato nella loro storia. Ricordiamo il
trattamento simile subito dagli italiani negli Stati Uniti d'America.
Nel 1891 a New Orleans, undici italiani sono stati vittime del più
grande linciaggio della storia americana. L'odio razziale diretto
agli immigrati appena arrivati dall'Italia aveva creato un clima in
cui il linciaggio era giustificato agli occhi dei politici. Gli
italiani in America venivano denigrati come "mendicanti pigri"
e "criminali violenti". Theodore Roosevelt, che in seguito
divenne presidente, descrisse il linciaggio come una "cosa
piuttosto buona". Questo clima ha fatto soffrire molto a lungo
gli italiani. Oggi siamo noi a soffrire in Italia allo stesso modo e
a provare lo stesso tipo di paura.
È anche comprensibile che ci sia della
rabbia perché la situazione di rom e sinti in Italia non è stata
risolta. Potete crederci se vi diciamo che 130.000 rom e sinti
provano la stessa rabbia per lo stesso motivo. Per questo potete
anche credere che con il nostro impegno abbiamo fatto tutto quanto in
nostro potere per migliorare la situazione a livello locale e
nazionale. Per molti anni abbiamo visto che i governi non hanno
svolto le azioni necessarie per risolvere i problemi reali che ci
affliggono e abbiamo visto spendere il molto denaro dei contribuenti
italiani ed europei con un approccio sbagliato alla situazione,
rivolto all’assistenza e a internare i rom nei campi, una soluzione
inefficace, che ha prodotto più degrado e emarginazione, ma fino ad
ora non abbiamo ricevuto alternative credibili.
Sappiamo che la società italiana ha
problemi urgenti, profondi e antichi, che preoccupano e affliggono
molti dei nostri concittadini, come la corruzione, la criminalità
organizzata, la disfunzione delle istituzioni pubbliche e il numero
crescente di femminicidi. A tutto questo si è aggiunto negli ultimi
anni il fenomeno della migrazione di chi scappa da guerre e fame.
Sappiamo che 5 milioni di italiani vivono attualmente in povertà.
Sappiamo che il nostro Paese si trova di fronte al problema della
disoccupazione su larga scala, soprattutto per i giovani, e della
mancanza di case di edilizia popolare per far fronte a un bisogno che
affligge una larga fascia di popolazione, tra cui anche famiglie rom
e sinte.
Questi problemi rendono difficile la
vita degli italiani e risolverli è un obiettivo di tutti. Avete
formato un governo che chiamate "il governo del cambiamento”.
Vi chiediamo di considerare che incolpare e attaccare le comunità
Rom e Sinti non risolverà questi problemi e non porterà alcun
cambiamento positivo, anzi renderà più difficile la convivenza
sociale, così come l’odio e il linciaggio razziale degli italiani
in America non ha risolto nulla e non ha portato alcun cambiamento
positivo
Per queste ragioni Vi chiediamo un
incontro urgente con le associazioni rom e sinte, membri del Forum
Rom, Sinti e Caminanti istituito dall'Ufficio Nazionale
Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) in conformità con la Strategia
Nazionale di Inclusione dei Rom. Vorremmo poter esprimere le nostre
opinioni su ciò che potremmo considerare soluzioni reali per i Rom e
i Sinti.
Fino a ora, siamo stati assolutamente
determinati ad assumerci la nostra parte di responsabilità nella
ricerca di soluzioni a vantaggio dell'Italia e dei suoi cittadini di
origine Rom e Sinti. Vi chiediamo di condividere questa
determinazione e di essere aperti a lavorare per un vero cambiamento
positivo, per far sì che le persone non sentano paura e rabbia, ma
coraggio e speranza, per offrire a Rom e Sinti e a tutti gli italiani
una vita migliore.
In attesa di un vostro cortese
riscontro, porgiamo i nostri migliori saluti
Dijana Pavlovic – Alleanza Romanì
Santino Spinelli – Associazione Them
Romanò
Radames Gabrielli- Associazione Nevo
Drom
Fabio Suffre – Associazione Sucar
Drom
Gennaro Spinelli – Associazione
FutuRom
Giulia Di Rocco – Associazione Amici
di Zefferino eAssociazione Romanì Kriss
Saska Jovanovic – Associazione Romnì
Onlus
Ion Dumitru – ROWNI Roma Women
Network Italy
Remzija Chuna – Associazione Rom e
Romnia Europea
Giorgio Bezzecchi –Cooperativa Romano
Drom, Associazione Museo del Viaggio Fabrizio de Andrè
Daniela De Rentiis – Accademia d’Arte
Romanì
Samir Alija – Associazione New
Romalen
Ernesto Grandini – Associazione Sinti
di Prato
Aldo Levak – Associazione Romano
Glaso
Arabela Staicu – Associazione Liberi
Paolo Cagna Ninchi – Associazione
Upre Roma
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