Ieri sera è terminato lo sciopero
della fame delle e degli attivisti del movimento Kethane - Rom e Sinti per l’Italia per sensibilizzare l'opinione pubblica sul
crescendo di violenza razzista che colpisce le persone appartenenti
alla minoranza linguistica sinta e rom. Un'azione voluta con
determinazione da Dijana Pavlovic, Fiorello Miguel Lebbiati, Musli
Alievski e Vanessa Ahdzovic, supportati da Toni Deragna e Consuelo
Abdel Hafiz. Marco Brazzoduro, figura storica dell'attivismo romano,
ha accudito le attiviste e gli attivisti durante lo sciopero della
fame con amore fraterno.
Il fattore scatenante dello sciopero della fame è stata l'ennesima aggressione razzista accaduta in
Italia: il tentativo di ammazzare un bambino appartenente alla
minoranza nella metropolitana di Roma. La violenza sui bambini è
ritenuta inammissibile in qualsiasi consorzio civile, ma se il
bambino è rom pochi si indignano. Secondo il Pew Research Center,
l’Italia è il primo paese europeo quanto a sentimenti antizigani e
gli attacchi violenti negli ultimi sei mesi sono sempre più
frequenti.
L'azione non violenta del movimento
Kethane - Rom e Sinti per l’Italia ha percorso tutta l'Italia.
Tutte le comunità rom e sinte italiane hanno inviato messaggi video
di incoraggiamento alle ed agli attivisti che stavano scioperando e
testimoniando il loro impegno contro il razzismo.
Per chi volesse informazioni sul
movimento può chiamare o inviare un messaggio WhatsApp al 339 76 08
728 o scrivere a info@kethane.it
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