La manifestazione non era stata
autorizzata, ma è di fatto stata esplicitamente tollerata dalle
forze dell'ordine nel suo avvio e nel suo sviluppo (prima con un
blocco stradale, poi con vari tentativi di corteo, poi con le
scorribande isolate verso il campo dal lato di viale Ungheria e
successivamente con un vero e proprio assalto fino ai confini
dell'insediamento, con il lancio di sassi all'interno del campo, che
ha causato il ferimento di un abitante e comprensibile ansia negli
abitanti).
La gestione della piazza da parte delle
forze dell'ordine è stata assolutamente approssimativa e insipiente,
lasciando ampio varco alle iniziative dei manifestanti, tra i quali
stavolta hanno fatto ampia mostra di sé slogan fascisti (“Boia chi
molla” ecc.), saluti romani, esibizione di magliette coll'effigie
del duce.
Stigmatizziamo fortemente questa
pessima gestione dell'ordine pubblico: ci era stato assicurato che
non sarebbe stata autorizzata alcuna manifestazione, specie dopo la
prima, del 12, che aveva già avuto caratteri molto preoccupanti già
segnalati, e dopo in particolare il tentativo di attacco al campo,
con bottiglie incendiarie, verificatosi nella notte tra il 12 e il 13
aprile, che abbiamo denunciato. Continua a leggere su Mahalla...
Milano, 15 aprile 2013 - Gruppo
sostegno Forlanini
1 commento:
mi chiedo chi si debba definire fascisti.
Secondo me la definizione calza a pennello anche a chi continua a chiedere che venga negato ad una parte d'Italia di manifestare.
Non concordo con il tipo di manifestazione ma ritengo imprescindibile la libertà di manifestare se si seguono le regole che la legge impone.
chi chiede la negazione e NON il solo rispetto delle regole è tanto (se non di +) fascista quanto chi vuole manifestare dietro certi simboli!
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