In Francia continuano gli sgomberi
senza alternative e le espulsioni. L'offensiva del Governo Hollande e
in particolare del Ministro dell'Interno Manuel Valls, in spregio alle promesse fatte in campagna elettorale, non sembra fermarsi. Al
contrario, Manuel Valls pochi giorni fa ha lanciato dalle pagine de
Le Parisien e Le Figarò il suo programma: "I rom sono destinati
a restare in Romania e a tornarci” . Secondo Valls "gli
abitanti degli insediamenti non vogliono integrarsi nel nostro
paese". E gli sgomberi continuano senza sosta, mentre le
associazioni rom e di tutela dei diritti umani minacciano azioni
legali.
Giovedì 29 maggio scorso, circa 50
persone appartenenti alla minoranza rom (di cui almeno 13 bambini)
sono state espulse e allontanate con la forza a 20 km di distanza daNizza. Dopo poco, tuttavia, aiutate da un'associazione di diritto
all'alloggio, sono tornate in città con lo scopo di insediarsi
presso un edificio di proprietà pubblica. Per prevenire una nuova
occupazione, però, le autorità hanno fatto murare l'ingressodell'edificio in cui i Rom intendevano stabilirsi. Il sindaco
Christian Estrosi ha dichiarato: «Coloro che non rispettano le leggi
della Repubblica, i Rom, gli squatter e gli stranieri irregolari nonsono i benvenuti a Nizza».
Mercoledì 5 giugno scorso il Post
scrive: “circa 200 agenti di polizia stanno smantellando un campo
rom situato su un terreno che fa parte della città di Lille, vicino
alla superstrada intorno alla città. Nell’accampamento, abitato
dal giugno del 2011, vivevano più di 200 persone, ma dopo l’ordine
di evacuazione stabilito in aprile dal tribunale ne erano rimaste
circa 60. Il sindaco di Lille – Martine Aubry, già segretaria del
Partito Socialista francese e candidata alle primarie per la
presidenza – ha parlato di -pericolo immediato- per i rom, che
vivevano in baracche senza acqua corrente o servizi igienici e con un
unico generatore elettrico.” Quello che non scrive il Post è che
lo stesso Sindaco di Lille, Martine Aubry, era all'oscuro di tutto.
Questi sgomberi, come quelli di Lione, Sait-Denis sono pensati e
messi in atto direttamente dal Governo senza interpellare i Sindaci.
Le ONG e le associazioni che lavorano
con i rom affermano che la circolare di agosto è rimasta nei fatti
inapplicata o applicata solo parzialmente -scrive il Post -, e che i
provvedimenti di sgombero vengono spesso condotti prima che agli
occupanti venga trovata una nuova sistemazione. Sostengono che le
famiglie vengono “gettate per la strada come degli animali”,
senza che venga dato loro il tempo di raccogliere le proprie cose.
Denunciano inoltre l’ipocrisia del governo che “maschera il
programma di espulsioni con un programma umanitario” e affermano
anche che gli sgomberi sistematici destabilizzano il loro lavoro di
integrazione.
1 commento:
Ringraziamo Giovanni Gugg per aver selezionato e tradotto le notizie da Nizza.
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