domenica 29 luglio 2007

Porto Cesareo (LE), i bambini rom sono senza diritti

Porto Cesareo ha visto lo sgombero di alcune famiglie, probabilmente di Rom rumeni, che da anni vivevano in una masseria (in foto) nell'entroterra, in pessime condizioni igieniche e sanitarie. I Carabinieri dopo diversi interventi per "convincere" le famiglie ad andarsene sono intervenuti con la forza, denunciando ventisette Rom per: violazione di domicilio, maltrattamenti in famiglia, soprattutto verso i bambini, abbandono di rifiuti solidi urbani. Inoltre, è stato loro notificato un foglio di via obbligatorio, con il divieto di tornare a Porto Cesareo per tre anni. Se si ripresentassero sarebbero arrestati.
Naturalmente vivo apprezzamento per l’operazione è stata espressa dal sindaco di Porto Cesareo, Vito Foscarini, che ha definito l’operazione dei militari di grande valore e di utilità per l’intera collettività. Il Sindaco era molto preoccupato per la questione paesaggistica - ambientale ma non si è mai posto il problema di come accogliere queste famiglie (bambini compresi) nel lungo periodo di presenza sul territorio.
La legge italiana in tal senso è chiara. Se una famiglia non è in grado di mantenere un tenore di vita sufficiente ai propri bambini, i servizi sociali comunali devono farsene carico. Sostenendo la famiglia economicamente e tutelando i minori. Tutto questo non è successo Porto Cesareo, ridente cittadina balneare, proprio in spregio alla tanto conclamata legalità. Continua a leggere...

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