Porto Cesareo ha visto lo sgombero di alcune famiglie, probabilmente di Rom rumeni, che da anni vivevano in una masseria (in foto) nell'entroterra, in pessime condizioni igieniche e sanitarie. I Carabinieri dopo diversi interventi per "convincere" le famiglie ad andarsene sono intervenuti con la forza, denunciando ventisette Rom per: violazione di domicilio, maltrattamenti in famiglia, soprattutto verso i bambini, abbandono di rifiuti solidi urbani. Inoltre, è stato loro notificato un foglio di via obbligatorio, con il divieto di tornare a Porto Cesareo per tre anni. Se si ripresentassero sarebbero arrestati.
Naturalmente vivo apprezzamento per l’operazione è stata espressa dal sindaco di Porto Cesareo, Vito Foscarini, che ha definito l’operazione dei militari di grande valore e di utilità per l’intera collettività. Il Sindaco era molto preoccupato per la questione paesaggistica - ambientale ma non si è mai posto il problema di come accogliere queste famiglie (bambini compresi) nel lungo periodo di presenza sul territorio.
La legge italiana in tal senso è chiara. Se una famiglia non è in grado di mantenere un tenore di vita sufficiente ai propri bambini, i servizi sociali comunali devono farsene carico. Sostenendo la famiglia economicamente e tutelando i minori. Tutto questo non è successo Porto Cesareo, ridente cittadina balneare, proprio in spregio alla tanto conclamata legalità. Continua a leggere...
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