Ancora un dramma della disperazione. Quattro bambini rom sono bruciati vivi in un incendio che si e' sviluppato questa notte, intorno all’una, in una baracca vicino Livorno. La baracca in legno dove i quattro bambini sono morti è collocata sotto un cavalcavia lungo Pian di Rota, alla periferia industriale di Livorno, vicino alla raffineria in località Stagno.
I quattro bambini deceduti sono tre maschi (due, quattro e sette anni) e una femmina (dieci anni), a quanto abbiamo appreso i loro corpi sono stati trovati parzialmente carbonizzati.
La baracca, larga una decina di metri per quattro, e' stata completamente distrutta. Al momento non e' possibile sapere l'origine dell'incendio anche se i Vigili Urbani quando sono intervenuti hanno visto scappare delle persone. Sul posto sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco di Livorno, la polizia di stato e polizia scientifica, i carabinieri, il magistrato di turno e il medico legale. I genitori dei quattro bambini morti sono in questo momento in Questura per aiutare gli inquirenti a ricostruire il dramma accaduto questa notte.
4 commenti:
perchè non scrivete che i genitori sono proprio i responsabili della morte dei quattro bambini? volete fare passare anche questa come una bravata razzista? VERGOGNA!
ciao Anonimo, i genitori hanno sicuramente delle responsabilità ma le maggiori responsabilità, legge italiana alla mano, le ha il Sindaco di Livorno e in qualche misura il Sindaco di Pisa che li ha cacciati alcuni mesi fa.
sucardrom
finitela di dire sciocchezze e dimostrate, legge italiana alla mano, che i sindaci di cui parlate abbiano le responsabilità che gli addebitate. L'unica responsabilità è del Sindaco di Livorno che non ha rispettato l'unica legge esistente in materia che gli avrebbe imposto di procedere quanto prima allo sgombero.
La legge dice: il Sindaco è responsabile penalmente e civilmente nel caso in cui i genitori si trovino nella condizione di non poter assicurare ai propri figli il necessario per vivere.
E', inoltre, fatto obbligo al Sindaco di sostenere i genitori, anche economicamente, fino a quando si trovino in tali condizioni disagiate.
sucardrom
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