“All’Ars, attraverso l’arma vigliacca del voto segreto e dietro incomprensibili motivazioni politiche, si e’ consumata un’imboscata ai danni delle minoranze albanofone siciliane che si vedono penalizzate nel loro diritto e nelle loro attese a un riconoscimento delle loro peculiarita’ culturali”.
Lo ha detto Dario Falzone (An), primo firmatario del disegno di legge sulla tutela e la promozione del patrimonio culturale delle comunita’ arberesche siciliane, bocciato ieri a sala d’Ercole. “Mai come questa volta - prosegue Falzone (in foto) - l’irresponsabilita’ di larghi settori della maggioranza ha messo in evidenza un modo schizofrenico di lavorare, per rispondere a logiche che nulla hanno a che vedere con le effettive esigenze di una legislazione coerente.
Infatti in commissione, il disegno di legge era stato condiviso e approvato all’unanimita’ da tutti i gruppi politici; l’articolato poi era stato votato interamente dall’Aula e non si comprende il perche’ nel voto finale l’Aula stessa l’abbia bocciato.
Sono state tradite -prosegue Falzone- le aspettative delle comunita’ albanofone siciliane, e quelle dei sindaci che hanno partecipato alla stesura del testo del disegno di legge.
E’ assurdo che, mentre si parla tanto di tutelare qualsivoglia minoranza nel nostro Paese, in Sicilia vengano invece discriminate comunita’ che hanno il merito di aver tramandato una cultura che fa parte del patrimonio della nostra regione. Cosi’ come e’ inconcepibile che in una sessione in cui si e’ legiferato su tutto, anche per trovare le risorse per un buco della sanita’ sempre piu’ largo e incontrollabile, per il quale ancora nessuno risponde, le legittime istanze delle comunita’ arberesche vengano cosi’ irresponsabilmente e cinicamente mortificate”.
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