Campo nomadi di via Gramsci e smantellamento per dar vita alle micro-aree: a questo punto all’interno della maggioranza di centrosinistra che governa Reggio urge un confronto. Ecco perché entro la fine di questa settimana a riunirsi in via del tutto preliminare saranno i rappresentanti del quel Partito democratico che siede in Comune (vale a dire Ds più Margherita), mentre a seguire - e dunque all’inizio della prossima - sarà l’intera coalizione dell’Ulivo a confrontarsi. Proprio ieri, peraltro, lo Sdi è intervenuto parlando di «rinvio opportuno» del progetto.
E se la polemica sullo smembramento del campo nomadi divide il centrosinistra, anche tra le fila dell’opposizione le acque sono agitate: a scontrarsi sulle forme di opposizione al progetto, infatti, è la Casa delle libertà.
L’obiettivo comune è bloccare con un referendum cittadino anche la sperimentazione della prima microarea in cui, a partire dal 2008, verrà collocata una famiglia di nomadi. In poche ore An ieri mattina ha raccolto ben 400 firme (sulle 500 richieste) per promuovere una istruttoria comunale tesa a «discutere», come dice il capogruppo in sala del Tricolore Marco Eboli, «il progetto in consiglio comunale prima che diventi esecutivo».
Se poi - aggiunge - «anche in tale occasione la maggioranza dovesse risultare sorda alle nostre richieste, allora procederemo con un referendum cittadino realizzabile perché tanto il sindaco quanto gli stessi nomadi si definiscono cittadini reggiani residenti a Reggio».
Proprio sulla natura dei quesiti referendari sorgono però gli attriti con la Lega Nord che dal canto suo, dice il capogruppo Giacomo Giovannini, «depositerà domani i primi due quesiti, il primo dei quali chiede alla cittadinanza se è favorevole al progetto deliberato dalla giunta denominato “dal campo alla citta”, mentre il secondo chiede se i cittadini sono d’accordo con una eventuale variante della destinazione d’uso delle 65 aree demaniali prese in considerazione dall’amministrazione per realizzare le microaree, sottraendole così alla funzione pubblica attuale secondo cui esse sono destinate a verde e parcheggi pubblici».
Una strada differente dunque, quella scelta dal Carroccio, che pone l’accento sull’aspetto urbanistico della questione abitativa sinta. A chi fa notare questa divisione interna al centrodestra, Eboli replica che «con la Lega ci muoviamo separati per colpire uniti» e si dice pronto ad appoggiare i quesiti della Lega qualora fossero questi a passare in consiglio comunale».
Giovannini, invece, è meno conciliante: «Siamo d’accordo sull’obiettivo comune, ma non capiamo certi personalismi da parte di esponenti dei partiti alleati che invece di aggregarsi a noi nella causa del referendum hanno preferito lanciarne uno proprio senza neanche preavvisare».
Sulla questione delle microaree, infine, interviene anche il segretario provinciale dei Comunisti italiani Donato Vena che anticipa la proposta quando la questione approderà in consiglio di «installare nelle nuove microaree anche delle telecamere per tutelare da un lato i beni di proprietà del Comune e dall’altro garantire la sicurezza. Credo che chi tra i nomadi non sia propenso a delinquere non abbia nessun problema ad accettare questa condizione».
In maggioranza, però, ieri è stato Roberto Pierfederici dello Sdi ad appoggiare la decisione assunta dalla giunta di delimitare e rinviare il progetto di chiusura del campo di via Gramsci. «Tale operazione - dice - va poi subordinata all’integrare e puntuale pagamento delle utenze e delle spese di manutenzione degli attuali campi da parte delle varie famiglie di nomadi». In foto Nello, sinto emiliano. Partecipa anche tu al dibattito pubblico...
8 commenti:
Pienamente d'accordo. L'Italia è un paese che discrimina e umilia i Rom e in cui purtroppo molte persone nutrono sentimenti razzisti, avallate in questo loro essere ignoranti da politici opportunisti che alla miseria delle loro idee aggiungono la miseria della loro pochezza di uomini, e l'incoscienza della loro prepotenza.
E soprattutto bisogna scappare quando si sentono le sirene...
Carlo64
certo...scappare con la refurtiva!!!
linus ma sparisci...
qui si sta parlando di una categoria di parassiti che da anni non si integra nonostante gli sforzi di tutte le istituzioni italiane.
una massa di luridi ladri e truffatori...
"discrimina e umilia.." questa è bella. sono ZINGARI e basta.
non cambiategli nome che questi il rame lo rubano dalle ferrovie, non lo lavorano.
alberto72
caro Alberto72, noi siamo "zingari" e non siamo luridi, non siamo parassiti, non siamo ladri, non siamo truffatori e lavoriamo tutti i giorni.
quindi lavati la bocca la prossima volta che parli di noi.
Alberto76
Facciamo la pace.
Dopo non te lo dico più.
Ciao.
Carlo64
gli zingari non rubano!!!al massimo ogni tanto arrotondano!!!quelli che rimangono fulminati sulle cabine elettriche vivono tutti in via monte napoleone!siete tutti degli italiani razzisti e bugiardi, ed anche fascisti(non guasta mai dirlo perchè fa sempre tendenza)
E' un pregiudizio. Tutti rubano, anche Bossi ruba. Anch'io ho rubato (non sono rom e sinto).
Invece una volta non ho pagato una rata dell'auto e dopo quella volta ho pagato puntualmente tutte le scadenze, però ho fatto una faticaccia ogni volta che chiedevo di fare un leasing. Lo sai perché? Perché le società di leasing si basavano su quel "precedente" e non mi consideravano un cliente sicuro (invece in seguito ho pagato ogni più piccola rata). Il motivo per cui non ho pagato la rata non me lo ricordo, magari non avevo disponibilità o non mi sono ricordato. Magari l'ho fatto anche di proposito di non pagare, però dopo ho sempre pagato, eppure mi consideravano poco sicuro. Pensa un po' se i miei fornitori (sono commerciante)si fossero basati sul giudizio della società di leasing... Non avrei più potuto lavorare. Quindi vedi che il pregiudizio è sbagliato.
Carlo64
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