Container a forma di casetta, con tetto spiovente, comignolo e giardino. Una nursery con parco giochi per bimbi dai 3 ai 5 anni. Tre enormi tensostrutture per feste e incontri. Un servizio di vigilanza 24 ore al giorno, potenziato dalla presenza di 16 telecamere lungo l'intero perimetro del campo. E ancora: un presidio medico e, persino, un servizio di consulenza legale una volta la settimana.
È il volto nuovo dell'accoglienza ai Rom che offre il “campo attrezzato” in via di Salone, periferia est di Roma. Il Comune preferisce chiamarlo "villaggio della solidarietà" per marcare le molte differenze strutturali e di vivibilità tra l'insediamento che è il fiore all'occhiello della giunta di Walter Veltroni sul fronte dell'assistenza ai Rom e i campi di vecchia concezione. In via di Salone il Comune capitolino tenta di guardare al futuro con ottimismo, dopo aver subito il contraccolpo sociale di una presenza rom raddoppiata nel giro di sei anni (?).
Un modello cui guarda con interesse anche Marta Vincenzi, legata a Veltroni da profonda affinità politica, stima e amicizia (il sindaco di Genova coordina in Liguria la campagna di Veltroni per la leadership del Partito democratico). Le cifre dell'emergenza rom a Roma sono da brividi, ma esistono strutture e progetti per fronteggiarla. E mentre sotto la Lanterna si discute se ed eventualmente dove realizzare un dormitorio per romeni senza casa ed esposti alla pericolosa intolleranza di qualche incendiario, a Roma si contano 30 strutture in grado di accogliere, d'inverno, centinaia di clochard, romeni compresi.
Questo non significa che il problema sia risolto. Anzi, è diventato la grande sfida dell'attuale amministrazione di centrosinistra che, per cercare una scappatoia, ha trasformato l'emergenza in una questione di politica estera.
Il primo atto è stato l'arrivo nella Capitale di cinque ufficiali della polizia romena con la missione di prevenire e combattere le devianze sociali dei connazionali rom: prostituzione e spaccio in particolare. Identico progetto accarezza, a Genova, la Vincenzi. Che guarda con uguale interesse alla scelta di Veltroni di coniugare la linea dura degli sgomberi ripetuti contro i rom (l'ultimo, oggi, per un centinaio di romeni che occupavano abusivamente un residence) con forme d'aiuto più incisive. Esattamente come sta facendo, a Milano, il sindaco di centrodestra Letizia Moratti. Continua a leggere...
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