A Brescia continuano gli sgomberi quotidiani di famiglie Rom rumene. Luigi Beltrami, OsservAzione, denuncia quotidianamente queste violazioni della Carta Sociale Europea, cercando di contrastare l’azione spregiudicata del Comune di Brescia che si nasconde dietro la Direttiva 2004/38/CE, da poco attuata dal nostro Paese. E’ da sottolineare che mentre la Direttiva sui cittadini comunitari è stata attuata in Italia in maniera letterale, la Direttiva 2000/43/CE per il contrasto delle discriminazioni è stata disattesa, tanto che l’Italia è stata richiamata ufficialmente dall’Unione Europea. E’ disattesa a Brescia anche la Carta Sociale Europea, nonché la nostra stessa legislazione, che esplicitamente afferma che non si può gettare in strada una famiglia. Di seguito la comunicazione ricevuta il 1 settembre, da Luigino Beltrami
La scorsa notte avevo dato notizia dei 12 bambini cacciati con le loro famiglie dal campo di Via Orzinuovi a Brescia. Oggi i due quotidiani locali riportano “a fotocopia” quella che con ogni evidenza appare essere la velina del comune di Brescia sullo sgombero. Lo stile ricorda molto quello burocratico guerresco di Arturo Bocchino, capo della polizia fascista. Quando, infatti, il comunicato parla dei Rom cacciati usa termini quali “area bonificata” e “trincea” quasi si trattasse di scarafaggi o di terribili nemici. Non manca il compiacimento di tre autorevoli assessori. Stasera ho sentito per telefono una delle mamme sgomberate: i dodici bambini sono ancora in un parcheggio – un’altra notte a dormire ammassati in un furgone o per terra.
Nessun commento:
Posta un commento