martedì 25 settembre 2007

Roma, con Cristo al servizio del popolo zingaro

“Grazie alla vostra generosa risposta alla chiamata di Dio, alla fedeltà nell’esercizio del vostro ministero e nella consacrazione, il popolo zingaro, il vostro popolo, si apre a Cristo e alla Chiesa e si sente in essa come a casa sua. Per la vostra coraggiosa testimonianza la Chiesa, a sua volta, si scopre nei suoi figli ancora troppo soffocata da stereotipi e pregiudizi nei confronti degli zingari, ma desiderosa di un rinnovato dialogo e di cordiale accoglienza”. Lo ha detto mons. Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio per i migranti, aprendo ieri mattina, a Roma, il convegno sul tema “Con Cristo al servizio del popolo zingaro”. All’incontro partecipano 40 sacerdoti e religiosi di origine sinta, rom, kalè. Nella Chiesa, ha detto mons. Marchetto, “voi potete essere i portavoce del desiderio di vivere insieme, e far giungere ad essa le loro richieste di giustizia e solidarietà, di rispetto reciproco ed eliminazione di ogni forma di discriminazione”. Mons. Marchetto ha ribadito che la Chiesa considera “giusta tale rivendicazione dell’esercizio dei propri diritti e doveri, consapevole che il popolo zingaro possiede un grande potenziale di speranza, dal quale nasce forte il desiderio di conoscere Cristo e la Sua Chiesa”. Continua a leggere...

1 commento:

u velto ha detto...

Dispiace che il Pontificio Consiglio per i Migranti non abbia ancora capito che il temrine "zingari" è dispregiativo ed etnocentrico anche se il sito del Vaticano già dall'anno scorso non utilizza più questo eteronimo.