martedì 16 ottobre 2007

Austria, la kossovara che commuove il mondo

"Non cacciatemi, non condannatemi all'espulsione e alla miseria. Se non potrò restare qui mi toglierò la vita. Vivo e studio da voi, i miei amici sono austriaci, vi chiedo solo quello che vi chiederebbe ogni mio coetaneo: una vita normale qui in Austria dove sono cresciuta". Dal video spedito dalla clandestinità a tutte le tv, il bel volto sorridente della 15enne Arigona Zogaj racconta il dramma di una famiglia di profughi illegali spezzata dalla linea dura dell'Europa ricca sull'asilo. L'Austria si spacca: il video in tv commuove il paese, i Verdi portano la gente in piazza, il capo dello Stato Heinz Fischer si schiera con Arigona e chiede un'amnistia per i clandestini. Ma il governo di Grande coalizione (socialdemocratici del cancelliere Alfred Gusenbauer e democristiani) non cede: con gli extracomunitari vuole fermezza ad ogni costo.
Il dramma di Arigona ha fatto a pezzi in poche settimane l'ossessiva voglia di tranquillità della prospera Austria Felix. La famiglia Zogaj viveva in Austria da anni. Il padre vi era arrivato illegalmente nel 2001, due anni dopo la fine della guerra con cui la Nato pose fine al genocidio dei kosovari organizzato dal regime serbo di Milosevic. La sua richiesta di asilo era stata respinta, ma senza decreto di espulsione: di fatto egli era tollerato. E illegalmente il signor Zogaj aveva fatto arrivare la moglie, la primogenita Arigona e gli altri quattro figli.
Per anni gli Zogaj hanno vissuto nella placida Frankenburg, nell'alta Austria. Arigona è cresciuta, ha studiato, è diventata adolescente e quasi adulta qui nel Mitteleuropa: jeans e moda casual, cd, discoteca, primi flirt e libri di Harry Potter come i suoi coetanei. A settembre è arrivato il decreto di espulsione. Papà e i quattro fratelli sono stati rimpatriati a forza. Lei no: è fuggita, si è data alla clandestinità aiutata dalla Chiesa cattolica. Il parroco di Ungenach, un paesino dell'Alta Austria, le ha dato il rifugio che lo Stato le rifiutava. E dalla clandestinità, ha girato il video che ha scosso il paese. Continua a leggere…

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