Proprio a Bologna dove è partita due anni fa la caccia al Rom rumeno è stato presentato, in prima nazionale, ''Romancero gitano'', l'ultimo lavoro della danzatrice-coreografa Cristina Hoyos, alla direzione del Ballet Flamenco de Andalusia, ad inaugurare il 25 ottobre, la stagione teatrale 2007/2008 dell'Arena del Sole - Teatro Stabile di Bologna.
Con ''Romancero gitano'', Cristina Hoyos porta avanti la sua ricerca coniugando la tradizione del celebre romanzo popolare di Federico Garcia Lorca con l'essenza del ballo, il ritmo, il canto. L'opera, che consacrò al successo il poeta, descrive il sentimento di fatalità, di mistero e di dolore del mondo andaluso.
Quattro sono i nuclei tematici dell'opera di Lorca : quello del mondo umano nel quale i gitani lottano contro la Guardia Civil; quello del mondo celeste rappresentato dai romances di iconografia religiosa; quello delle forze oscure e, per ultimo, quello della realtà di matrice storico-letteraria.
Un'epopea del popolo gitano, quindici sorprendenti romanzi, ''dei quali ne abbiamo selezionati dieci - ha spiegato il regista Jose' Carlos Plaza - in cui appaiono e scompaiono davanti ai nostri occhi e alle nostre orecchie: l'infanzia, la morte, l'allegro e disinibito adulterio, il gioco lussurioso di aria e corpo, i desideri occulti dell'anima imprigionata, i risentimenti ancestrali, il razzismo, l'invidia, il mito, la barbarie repressiva, la luce di una razza, la cupa sofferenza e l'attesa dell'amore profondo che solo un popolo emarginato, segnato dai luoghi comuni e dalle sue proprie leggi, e' in grado di sentire''.
Cristina Hoyos, inoltre, sabato 27 ottobre alle ore 11.30, ha ricevuto dal sindaco di Bologna Sergio Cofferati nella sala del Consiglio Comunale la ''Turrina d'argento'', in virtù del forte legame che da sempre la danzatrice ha avuto con la città emiliana. Certo Cofferati avrà storto il naso per l’opera teatrale che mette in scena proprio il potere (la Guardia Civil) contro i Rom rumeni (i Gitani). Ma il “cinese” ha fatto buon viso a cattivo gioco…
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