martedì 2 ottobre 2007

Il Corriere della Sera e l'invasione dei razzisti

Il 29 settembre 2007 il Corriere della Sera ha pubblicato un articolo di fondo firmato dal decano dei giornalisti italiani, Alberto Ronchey. Prima pagina, due colonne in testata. Titolo: "L'invasione dei nomadi".
Per nomadi (un po' grossolanamente, perché in grandissima parte l'aggettivo è sbagliato) Alberto Ronchey intende il popolo rom, cioè quella parte del popolo rom che è sopravvissuto all'ecatombe nazista. I nazisti, come è noto, sterminarono il popolo ebraico e il popolo rom perché consideravano gli ebrei e i rom due razze inferiori.
Lo sterminio fu preceduto da robuste campagne di stampa, organizzate dal ministro della cultura Joseph Goebbels. L'establishment politico e intellettuale italiano partecipò a questo sterminio, o almeno lo sostenne, con le leggi speciali sulla discriminazione razziale e aderendo alle campagne di stampa e di opinione pubblica ispirate da Goebbels.
In questi mesi stiamo assistendo a qualcosa di analogo - vere e proprie campagne di denigrazione e di odio, organizzate, così come fu allora, da settori del potere politico e dagli intellettuali.
L'articolo di Ronchey segna un salto di qualità in questo quadro. E' un articolo pienamente e lucidamente razzista. Afferma il principio secondo il quale il popolo rom è comunque costituzionalmente dedito al furto, e perciò non integrabile in un paese civile. E chiede che il nostro governo chiuda le frontiere all'immigrazione dei rom che in «Italia sarebbero già moltitudini e arrivano ancora...».
Su che basi, Ronchey, costruisce le sue tesi? Sul racconto di Indro Montanelli di un suo viaggio del 1939 a seguito di un gruppo di rom (che Montanelli chiama, spregiativamente, zingari). Possibile che Ronchey non ricordi che Indro Montanelli nel 1939 era fascista, che in quegli stessi anni scriveva sugli ebrei le stesse malevolenze dedicate ai rom, che "possedeva" una schiava che aveva acquistato a pochi soldi in Abissinia (quattordicenne), e che dunque quel testo di Montanelli è una squisita testimonianza del razzismo ufficiale fascio-nazista?
Esprimere un pacato giudizio sui rom basandosi sulla testimonianza di Montanelli del '39 è come costruire una tesi sui Sioux facendosi forte delle opinione del generale Custer.
Tutte queste osservazioni, comunque, restano nell'ambito della polemica politica. Come quella che abbiamo avuto l'altro giorno col sindaco Veltroni, il quale chiedeva un strappo costituzionale (e anche alle regole della comunità europea) per potere espellere dall'Italia, su semplice ordine del prefetto, i rom che - per disgrazia - in quanto rumeni dovessero risultare cittadini europei (e Ronchey, nell'articolo di ieri, appoggia questa alzata di ingegno di Veltroni).
Al di là della polemica giornalistica, però, ci sono i codici, le norme e i regolamenti. Per noi giornalisti c'è un regolamento interno, approvato dall'"Ordine" (ma purtroppo mai rispettato) che proibisce la pubblicazione di articoli nei quali si esprimano giudizi sulle persone fondati sulla presunta appartenenza razziale di queste persone.
Ronchey l'ha violato. ma temo che l'ordine non interverrà. Poi esistono anche le leggi dello Stato che in teoria dovrebbero essere inviolabili. Ne citiamo una, del 1993, che fu scritta dall'ex presidente del Senato (democristiano) Nicola Mancino. Nel suo primo articolo, dice così: «E' punito con la reclusione sino a tre anni chi diffonde in qualsiasi modo idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale o etnico, ovvero incita a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi».
Ora, naturalmente, si può leggere e rileggere finché si vuole l'articolo di Ronchey e stabilire se contiene o no elementi di odio razziale. A me sembra che li contenga, ma è solo il mio parere. E' però indiscutibile che nel momento nel quale afferma che è impossibile l'integrazione e che bisogna bloccare, o anche solamente limitare, il flusso migratorio del popolo rom (anche quando questo popolo è in regola con la cittadinanza europea ) Ronchey invita a commettere un atto di discriminazione razziale, e perciò infrange clamorosamente la legge Mancino. Non c'è la possibilità di smentita. di Pietro Sansonetti, Liberazione
P. S. Noi - che notoriamente siamo un po' anarchici - restiamo contrari al carcere, soprattutto per reati d'opinione. Non so cosa pensino quelli che invocano sempre la legalità senza eccezioni

25 commenti:

Anonimo ha detto...

Partiamo dal fondo, non puniamo i rom colti a rubare nelle case....mettiamo in galera chi esprime il proprio parere?
Il fatto delle persecuzioni è storia vecchi, è la scusa con cui il popolo israeliano stermina quello palestinese, usarlo per giustificare la presenza di persone che non vogliono partecipare ad un certo tipo di società ma solo sfruttarla...mi sembra solo una manovra poco carina.
Il generale Custer avrebbe usato parole piene di rispetto per il popolo siux, rispettava (a modo suo) un popolo guerriero, un popolo che sapeva sopravvivere nelle sue terre e che veniva spazzato via solo dall'interesse, ma restava un popolo guerriero FIERO.
Torniamo poi alla legge, la legge comunitaria prevede la libera CIRCOLAZIONE, parola importante, infatti se uno non è in grado di mantenersi, se provoca disordini o viola la legge può, anzi deve, essere rispedito a casina sua, è la legge europea tanto invocata, rispettiamola!
C'è un aumento di sentimenti razzisti? forse l'incremento spropositato d'immigrati, che viene sistematicamente negato, può esserne una causa?(http://qn.quotidiano.net/cronaca/2007/10/03/39326-stranieri_italia_sono.shtml http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/cronaca/istat-stranieri/istat-stranieri/istat-stranieri.html.)
Non capisco come si possa invocare la legge ogni qual volta faccia comodo per poi calpestarla subito dopo.
Basta!
Le possibilità non sono tante, chi è venuto in Italia per una situazione di guerra, che ora non esiste +, e non è stato in grado(può essere quasi solo colpa sua e delle associazioni preposte che intascano parecchi soldi dei cittadini) di crearsi una vita, che torni al suo paese dove sicuramente avrà propsettive migliori di quelle di un campo e di un futuro sulla strada a elemosinare o peggio!
Basta!
l'impunità a chi ruba(vedi caso di donna rumena che ha collezionato 122 anni di carcere ma....non ha fatto neppure una notte in galera)
Basta!
le concessioni "eccezionali" fatte ai rom/sinti e vari che si assimilano per comodità...per poi sentirsi accusare di discriminazione, io in un campo non ci posso mettere neanche un gabbiotto per gli attrezzi e qui c'è chi lamenta il fatto che un comune contesti l'insediamento di roulotte senza nessuna assistenza igienica in campi agricoli!
La legge non è una cosa che si può evocare solo quando conviene, basta!
Le soluzioni sono altre, vorrei sapere come sta procedendo "l'sperimento" delle case assegnate oramai da 1 anno(se non erro) proprio tramite la vostra associazione.
Vorrei sapere perchè leggo solo pianti e baruffe(tra associazioni) ma poche notizie sui progetti portati avanti, sulle soluzioni proposte(reali e non fatte sempre sulle spalle di pantalone), ecc.

u velto ha detto...

ciao Xpisp, il punto che ti è forse sfuggito è che oggi in Italia si usano i Sinti e i Rom come capro espiatorio per una situazione economica che non è delle migliori. purtroppo stiamo vivendo un momento già vissuto decine di anni fa in Italia e in Germania, prima dell’avvento dei governi fascisti, sottolineiamo eletti democraticamente.

questo spazio ha sempre promosso la legalità e il rispetto delle legislazioni, italiana ed europea. oggi in Italia si chiede giustamente, a Rom e Sinti, di pagare il proprio debito con la giustizia quando sbagliano ma rimarchiamo che lo hanno sempre fatto anche perché non ci sembra che ci sia un allarme per Rom e Sinti evasi o fuggitivi.

al contrario lo stato non persegue i reati di discriminazione razziale. inoltre, ci sono politici che vorrebbero derogare alla legge per avere le mani libere di cacciare i Rom rumeni e non solo. questo atteggiamento, sostenuto da articoli come quello di Ronchey, sono di una gravità assoluta perché è come se le nostre organizzazioni chiedessero al Governo di depenalizzare alcuni reati… in ultimo è veramente paradossale che chi propugna la legalità poi sia il primo a volerla violare.

Anonimo ha detto...

I rom/sinti pagano???
1° Occupano suolo pubblico abusivamente...e ci si lamenta se il campo abusivo(ILLEGALE) viene smantellato.
2° Quando colti con le mani nella refurtiva ....vengono liberati SISTEMATICAMENTE!!!
3° Sfruttano il lavoro minorile in barba alle leggi italiane

Mi sfugge quando pagano...pagano lo scotto della discriminazione dovuta ai comportamenti dei più( e non di una piccola parte) ma per il resto sono quelli che gli pagano acqua, corrente, servizi sanitari e scuole che PAGANO!
La legge Europea prevede libertà di transito...turismo/lavoro...il vagabondaggio e l'assistenzialismo non sono previste dalla legge europea, provare ad andare a leggere bene in toto e non solo quello che interessa.

L'Italia ha si il problema economico ma sopratutto quello della sovrapopolazione rispetto allo spazio disponibile, a questo va aggiunto che i rom/sinti si alloggiano vicino alle grandi città(i motivi sono chiari vero!) aumentando la sensazione di sovrapopolazione con tutto quello che ne consegue.
Ma tanto la colpa è degli italiani, non capiscono che è inutile lamentarsi per i furti, gli scippi, i fumi velenosi, gli espropri dei terreni, ecc devono capire che loro devono lavorare per poter donare casa, servizi e mantenimento a tutti i rom/sinti del mondo, così si che risolviamo il problema, ogni altra soluzione no viene accettata e viene considerata discriminatoria!

u velto ha detto...

Oggi un sinto è stato licenziato dopo un anno di lavoro... hanno scoperto che era "zingaro"!

Anonimo ha detto...

Bene, se era stato assunto regolarmente deve rivolgersi ai sindacati e fare causa alla ditta.
I sindacati godono a fare queste cose e visto che lo fanno anche per gli extracomunitari che hanno torto....perchè non devono farlo per una persona(non importa l'origine in queste cose) che ha tutte le ragioni(se il motivo è realmente quello)?

u velto ha detto...

la persona non vuole che si crei quella "pubblicità" che inevitabilmente si crea in questi casi perchè non gli permetterebbe di trovare un altro lavoro.

Anonimo ha detto...

Chi viene calpestato una volta...perchè non potrà esserlo nuovamente se non si batte lui in prima persona per i propri diritti?
E' inutile chiedere leggi e difese se poi le vittime(ammesso che siano tali) sono le prime a autocastigarsi?
Questa è la palese dimostrazione che stiamo parlando di persone che aspettano sempre e solo che siano gli altri a fare per loro.

u velto ha detto...

...non per niente l'Italia è stata richiamata ufficialmente dall'Unione Europea perchè non ha riportato in maniera corretta la direttiva per il contrasto delle discriminazioni.

e guarda caso uno dei punti contestati è proprio la protezione alle vittime che subiscono discriminazione...

mentre, permettici, la direttiva sui cittadini comunitari è stata tradotta nel nostro ordinamento pari pari... quando si dice la legalità...

Anonimo ha detto...

Non credo che si possano tirare in ballo responsabilità italiane o addirittura europee se uno non ha le balle per combattere per i propri diritti.
Sappiamo entrambi che una causa del genere, se è vero quanto detto, viene vinta al 110%, sappiamo entrambi che spesso il dipendente vince cause anche quando è nel torto, sappiamo bene che non è una cosa del genere che può precludere un altro posto di lavoro...un licenziamento invece si, infatti si licenziano, salvo nei casi di calo lavoro, solo i piantagrane...e già con quelli proprio per le cause...si fa fatica.
Deve farlo napolitano il ricorso?
I diritti ci sono, lo stato è pronto a farli rispettare...ma se siamo noi a nasconderci...è solo COLPA NOSTRA!

Anonimo ha detto...

Una maschia gioventù con romana volontà combatterà...

u velto ha detto...

per Xpips, forse non ci siamo spiegati. il problema è che se vai sui giornali con l'etichetta di "sinto", sarà difficile in seguito trovare lavoro nascondendo la propria appartenenza etnica.

ma si può comunque continuare a dire che se uno vuole lavorare, il lavoro lo trova... e nascondersi la realtà di discriminazione in cui vivono le popolazioni sinte e rom.

non per niente esistono imbecilli che vivono ancora nel mito del duce...

Anonimo ha detto...

le scuse per nascondersi sono facili.
L'integrazione e il riconoscimento passa per strade che bisogna percorrere, troppo facile aspettare che siano gli altri a farle.
Bisogna poi dire che:
1° di solito chi è vittima di sopprusi e finisce sui giornali(???? ma quando mai, non è mica gossip)il lavoro lo trova praticamente subito proprio perchè c'è gente che vuol dimostrare che non è razista il proprio paese
2° difficilmente un caso singolo finisce sui giornali

ripeto la domanda...come fanno milioni di persone provenienti da tutto il mondo a trovare lavoro?
Le scuse per NON FARE dimostrano solo altre cose.
Vi/Si state nascondendo dietro motivazioni inesistenti.

u velto ha detto...

non esiste peggior sordo di chi non vuole ascoltare...

Anonimo ha detto...

e non esiste miglior scusa che dare sempre la colpa agli altri!

Anonimo ha detto...

lavorate? pagate la tasse?
l'assicurazione auto?curate gli spazi in cui vivete?trattate bene i vostri figli?rispettate la nostra legge?
NO.
ALLORA BASTA,VIA DA QUI',
NN SIETE INTAGRABILI
FUORI DAI COGLIONI

u velto ha detto...

Ogni commento con contenuto volutamente offensivo o razzista, sarà oggetto di segnalazione alla Polizia Postale.

Anonimo ha detto...

Caro Sucar, condivido l'ultima tua affermazione, trovo però offensivo(di altro livello) continuare a dare la colpa di tutti i mali del mondo alla comunità maggioritaria(in cui stranamente convivono però etnie differenti nel reciproco rispetto salvo le inevitabili eccezioni).
In questo spazio è sempre colpa del mondo, anche sull'ultima questione, quella del licenziamento, un sacco di scuse(il mondo cattivo, il razzismo, la discriminazione, ecc) per giustificare il comportamento di una persona di fronte ad un fatto che colpisce tanta gente comune.
Guardate che è molto offensivo tutto ciò, certo non usate parole sciocche come quelle dell'utente anonimo, ma alla fine ...i concetti non sono molto diversi.

u velto ha detto...

ciao Xpisp, come abbiamo scritto più volte noi proponiamo il modello dell'interazione che ad oggi non è molto diffuso.

è ineludibile che oggi il potere politico ed economico è detenuto dal "mondo", non certo dalle minoranze sinte e rom.

noi ci chiediamo perchè in Italia alcune minoranze hanno delle protezioni, come per l'accesso al lavoro, e alle minoranze rom e sinte vengono negate queste protezioni?

vuoi vedere che ad esempio che i Cittadini Italiani che appartengono alle minoranze tedesche, hanno certe protezioni solo perchè altrimenti la Germania e l'Austria ce la fanno pagare...

altro esempio... nessuno parla più delle comunità cinesi, eppure a Milano niente è cambiato. vuoi vedere che il Governo Cinese ha dato un aut aut al nostro Governo...

prova a pensarci...

Anonimo ha detto...

Io posso pensarci quanto vuoi ma tu...ti chiedi come mai nessuno difende i rom(parole tue) nonostante nel mondo siano tanti?
Come mai quando uno ha dei diritti si nasconde invece di rivolgersi ai sindacati per avere giustizia?
La realtà è che ci sono gruppi(cinesi, madrelingua tedesca, ecc) che quando si sono visti, dal loro punto di vista, calpestare i propri diritti hanno lottato.
Cosa serve fare leggi a protezione se tanto so che posso non rispettarle perchè i rom di turno per chissà quale motivo non lotta per farla rispettare?
Gli immigrati di tutti i paesi che ho incontrato lottano per i propri diritti, usano i sindacati, usano gli strumenti a loro disposizione...se non li si usa...cosa serve farne altri?
PS
vorrei far notare che le persone che hai portato come esempio hanno caratteristiche un pò diverse, i medrelingua tedesca occupano un territorio abitato e CURATO da loro da secoli, e hanno creato realtà economiche anche autonome(tralasciamo il discorso tasse che potrei incavolarmi), la comunità cinese è presente da decenni...ma nessuno se ne era accorto grazie alla loro rinomata discrezione(pure troppa e molto losca), hanno creato uno stato nello stato ma...almeno nella forma rispettano la legge e costruiscono situazioni economiche autonome...non chiedono di occupare spazi pubblici, di essere mantenuti e non sono stati così spesso attivi nella cronaca nera...noti delle sottili differenze?...pensaci!

u velto ha detto...

ciao Xpisp, ti chiediamo di non tralasciare un punto fondamentale come quello dei soldi (tasse) e di completare il discorso in maniera compiuta, perchè il nocciolo della questione è proprio lì!

Anonimo ha detto...

è li?
Vogliamo vedere quanto è costato pro capite l'Alto Adige in questi anni e quanto è stato speso pro capite per i rom/nomadi e poi valutiamo le differenze delle situazioni in cui ci si trova?
So perfettamente che l'alto adige ha una tassazione agevolata, però una tassazione agevolata non vuol dire "completamente a carico"
Oggi l'Alto adige ha un'economia, la popolazione ha le sue peculiarità ma rispetta le leggi italiane, ecc.
C'è gente che ha lottato anche nei modi sbagliati per preservare alcuni diritti, non hanno mandato altri al loro posto.
Non ho simpatia per le regioni autonome, e avendoci fatto la naja, ne ho poca anche per la situazione in A.A.,trovo che sia discriminante rispetto agli altri italiani, ma comunque va riconosciuto che il territorio è ben tenuto, che è condivisibile, che in fondo se è stato fatto un investimento sembra aver portato buoni frutti.
I soldi spesi per scolarizzazione, sistemazione, ecc per i nomadi gestiti spesso da associazioni cosa hanno portato?
Mi sembra che il problema si sia accuito non risolto o migliorato.
Mi sembra che i soldi spesi siano andati in progetti sbagliati(se voglio pensar bene).
In ogni caso il nocciolo tasse non valeva per i cinesi....con loro il confronto come lo mettiamo?

u velto ha detto...

ciao Xpisp, in media per la costruzione di una piazzola per un cosidetto "campo nomadi" per cittadini italiani, varia tra una cifra di 1.500 euro ad una cifra di 25.000 euro.

il costo di un alloggio popolare varia tra i 50.000 ai 90.000 euro.

si potrebbe iniziare da qua...

Anonimo ha detto...

Come dico sempre...dire i numeri che fanno comodo è troppo semplice.
Se vuoi vado a cercare informazioni su quanti soldi vengono stanziati ogni anno per i nomadi.
Ricordo un sinto che scriveva su non ricordo + quale blog(andrò a cercarlo per confutare le mie affermazioni) che lamentava dei dei soldi stanziati....e affidati alle varie associazioni(per abitazioni, scolarizzazione, ecc) erano ben pochi quelli che poi venivano fruiti dai nomadi.
Parlava di centinaia di migliaia di euro.
Domandina....visto la tua affermazione te la sei cercata...le case(villette) consegnate l'anno scorso....costavano 25.000 euro?

u velto ha detto...

ciao Xpisp, le "casettine" sono costate molto di più, infatti alla voce piazzola devi mettere in conto anche il costo del terreno, le urbanizzazioni e tutte le altre opere necessarie.

vengono spesi male i soldi? a volte si ma anche quì sarebbe sbagliato generalizzare.

certo è che moltissime associazioni non promuovono la partecipazione dei sinti e dei rom e questo inficia qualsiasi progettualità.

u velto ha detto...

...dimenticavamo di precisare che un "campo nomadi" è diverso da una microarea.