martedì 2 ottobre 2007

Modena, perchè il Comune paga la bolletta delle famiglie sinte?

Pubblichiamo un sintetico resoconto del dibattito avvenuto alcuni giorni fa nel Consiglio Comunale di Modena, durante la discussione della delibera sulle variazioni di bilancio. Le discussione che ne è scaturita tra Giunta Comunale e opposizione riguarda essenzialmente il costo delle utenze di energia elettrica del cosiddetto “campo nomadi” di via Baccelliera.
La discussione è iniziata alcune settimane fa sui quotidiani locali ma è arrivata in Consiglio Comunale senza che vi fossero delle chiarificazioni sulla problematica. Infatti l’area di via Bacelliera, come la maggioranza di questi “campi nomadi”, obbligano le famiglie sinte ad utilizzare solo ed esclusivamente l’energia elettrica come fonte energetica. Questo dovrebbe aiutare a capire il perché di un costo così alto e difficilmente solvibile da parte di famiglie che nella maggioranza dei casi vive in stato di indigenza.
I lettori provino a fare un calcolo veloce per la propria abitazione se dovessero scaldarla nel periodo invernale con la sola energia elettrica al posto del gas metano o del teleriscaldamento. I conti sarebbero presto fatti e avremmo sicuramente una rivolta quando ad ogni famiglia modenese, e non solo, sarebbero imputati costi che vanno dai 700,00 ai 1.200,00 euro a bimestre.
La Giunta Comunale spera di superare il problema con la realizzazione di alcune micro aree che purtroppo però, a quanto ci risulta, non consentirà ancora alle famiglie sinte di utilizzare il metano come fonte di riscaldamento.

Il Consiglio comunale di Modena ha approvato la delibera sulle variazioni di bilancio presentata dall'assessore al Bilancio e alla partecipazione Francesco Raphael Frieri. "La verifica degli equilibri di bilancio e del conseguimento degli obiettivi è un momento importante", ha detto l'assessore nel presentare la variazione, che tra spesa corrente, storni e conto capitale ammonta a 4 milioni 400 mila euro in entrata, totalmente vincolata.
Circa 1 milione 200 mila euro andranno in investimenti, la maggior parte andrà in spese di welfare e politiche sociali, una piccola parte in istruzione. Circa 1 milione 400 mila euro arrivano dal "Fondo per la non autosufficienza della Regione Emilia Romagna", un'entrata che, come ha spiegato l'assessore Frieri, "non era determinabile con precisione nel bilancio preventivo".
Tra le variazioni di spesa incluse nella delibera ci sono anche i 150 mila euro che andranno a coprire la spesa delle utenze del “campo nomadi” di via Baccelliera, che avrebbe dovuto chiudere a luglio e invece resterà aperto fino a dicembre.
"Se si presenta un bilancio con risorse che entrano si dovrebbe essere contenti, ma l'assessore preferisce non dare troppa importanza a questo secondo tesoretto, denaro che esce dalle tasche dei cittadini per entrare nelle casse di questa amministrazione. Perché la verità è che siete il contrario di Robin Hood", ha detto Baldo Flori di Modena a colori: "avete tartassato i modenesi e usate le entrate a favore dei nomadi". "Forse sarebbero servite più spiegazioni ai cittadini", ha osservato l'indipendente Caropreso, "mentre per l'integrazione dei nomadi esistono tappe obbligate come la frequenza scolastica dei figli".
"Sono dispiaciuto di sentire Flori che parla di macelleria sociale", ha aggiunto Giorgio Prampolini di Sinistra democratica: "la chiusura del campo nomadi è slittata anche a causa del serrato dibattito che c'è stato in città".
"Sulla chiusura del campo di via Baccelliera la previsione era stata più ottimistica", ha spiegato l'assessore alle Politiche sociali Francesca Maletti, "per questo abbiamo dovuto destinare nuovamente questi 150 mila euro al pagamento delle utenze. Si tratta comunque di un capitolo di spesa che nel 2008 e nel 2009 non esisterà più dal momento che saranno entrate a regime le microaree".
"Spiegate alla gente che si è vista tagliare la luce che i nomadi hanno più diritti di loro", ha detto Adolfo Morandi di Forza Italia, mentre il sindaco Pighi è intervenuto per rimarcare che "la polemica politica è sempre ammessa, ma senza strumentalizzazioni. Possiamo essere criticati perché paghiamo le bollette dei campi nomadi, ma è sbagliato fare passare il messaggio che lo facciamo con i soldi degli anziani. Stiamo lavorando per responsabilizzare le famiglie, attraverso la politica delle microaree".
"Sono comunque 150 mila euro della collettività che vanno a pagare debiti dei nomadi", ha ribattuto Dante Mazzi di Forza Italia, "e mentre si fa un gran parlare di sprechi e risparmi, è evidente che agli zingari non interessa risparmiare energia".
"Le politiche assistenzialiste vanno superate", ha ribadito l'assessore Frieri, "ma non credo saremmo troppo sereni nel tagliare luce, acqua e gas a un campo dove vivono anche bambini e bambine che non hanno nessuna responsabilità".
"Tanto continueremo a pagare noi anche nelle microaree", è stato il commento di Mauro Manfredini, Lega Nord, nelle dichiarazioni di voto, dove sono intervenuti per annunciare il proprio voto contrario anche Flori e Mazzi: "è la vostra solita politica dell'arroganza", ha argomentato il primo, mentre il secondo ha stigmatizzato "il nervosismo dell'assessore Frieri, anche perché nessuno della sua parte politica è intervenuto in sua difesa".
"L'assessore al Bilancio è l'assessore di tutta la maggioranza", ha precisato Alvaro Colombo di Rifondazione comunista: "in ogni caso bisogna fare molta attenzione alle derive razziste. Anche i nomadi sono cittadini. E noi siamo a favore della variazione perché conferma le scelte politiche di questa maggioranza, che vuole rispondere ai bisogni e ai disagi della popolazione".

9 commenti:

Anonimo ha detto...

L'energia fotovoltaica ottenuta dai pannelli solari non costa nulla perché viene dal sole. E' vero che costa molto la realizzazione degli impianti fotovoltaici, però la creazione di questi impianti potrebbe essere anche una occasione di lavoro e poi la manutenzione degli impianti è un'altra occasione di lavoro. Oltretutto col tempo si può anche guadagare rivendendo l'energia.
Non potrebbero fare in qualche comune una microarea di prova, un luogo che serva sia come fonte di lavoro e sia come luogo per vivere con strutture in muratura e con posti per le ruolotte?

u velto ha detto...

abbiamo elaborato un progetto per la produzione sia di energia elettrica che di acqua calda (le tecnologie sono diverse) con il Comune di Guastalla, dove abbiamo realizzato due anni fa la prima micro area italiana.

speriamo che la Regione Emilia Romagna e la Provincia di Reggio Emilia mantengano la promessa fatta alcuni anni fa.

il progetto è in discussione in questi giorni.

puggio ha detto...

Volevo puntualizzare che per l'imminente chiusura dell'area di Strada Baccelliera stiamo realizzando 4 microaree in 3 punti diversi della città, che si andranno ad aggiungere alle altre 6 microaree pubbliche aperte in ambito cittadino dal 1998 al 2002 (+ 1 privata).
In più verranno realizzate altre 3 aree adiacenti a circa un km dall'attuale campo, il quale progetto, modificato per rispondere alle esigenze di separazione delle 5/6 famiglie che hanno deciso di continuare a vivere insieme, è stato ripensato in 6 aree funzionali autonome.

Ciao
Luca
Modena

u velto ha detto...

grazie Luca, correggeremo subito l'errore sulla mega microarea ma noi quella abbiamo visto.

in questo momento siete sottoposti ad una forte pressione e noi vi esprimiamo tutta la nostra solidarietà.

Anonimo ha detto...

Certe cose non scrivetele neppure per cortesia, certi numeri se non li conoscete...non dichiarateli.
Mia nonna, che dopo anni di lavoro(lo aveva trovato anche in guerra quando era una "barbona" sfollata...certo bisognava adattarsi) percepisce una splendida pensione di 600 euro al mese, vive in un appartamento in affitto, vive al 6° piano(bello fresco) e il riscaldamento è elettrico(casa vecchia...tolte le stufe messi i riscaldatori elettrici).
Se fossero solo parzialmente veri i numeri che dite voi come farebbe a vivere???
Per cortesia per cercare la pietà...non sparatele + dei politici, non offendete la vostra e nostra intelligenza.

u velto ha detto...

ciao Xpisp, hai mai provato a scaldare una "casa" con pareti spesse un centimetro?

non crediamo e quindi certe affermazioni del tipo "non sparatele" non le accettiamo.

dispiace che tua nonna sia costretta a vivere in quelle condizioni e crediamo che abbia tutti i diritti, visto il suo esiguo reddito, di chiedere un alloggio popolare con il riscaldamento a metano.

se vuoi siamo disponibili a predisporre la pratica.

Anonimo ha detto...

Bella l'ironia....dopo quest'affermazione di grande rispetto cosa posso dire.
Posso dire che esistono persone che hanno l'orgoglio di scegliere di vivere con quello che si sono guadagnati senza chiedere nulla a nessuno, in fondo lei dice che con 16 gradi ci si conserva di +...e visti i suoi 80 anni...direi che ha ragione.
Detto questo, non contesterò + assolutamente nulla, vedo che se i numeri li "sparate" voi , quando fanno comodo, sono assolute verità, quando uno comincia a usarli come si deve, anche dati ufficiali(detto da voi) diventano se, ma, però..quindi poco affidabili.
Ci ho provato ma è chiaro, siete pieni di rancore e odio per chi non è sinto/rom, per chi si fa il culo inventandosi un lavoro REGOLARE, o chi va in fabbrica avendo il coraggio di lottare per i propri diritti e non nascondendosi dietro scuse che in effetti non ci sono.
Tra le altre cose noto che non avete risposto alla domanda relativa alle case che oramai un anno fa sono state distribuite..eppure dovrebbe, se ci sono risultati, essere un fatto di cui essere orgogliosi, sarebbe bello che mostraste oggi foto di quegli spazi invece di fare dell'ironia su chi non chiede niente a nessuno a differenza di famiglie che vivono solo grazie agli altri.
Mitakuye Oyasin

u velto ha detto...

ciao Xpisp, noi non facciamo ironia. se questo hai capito siamo dispiaciuti dell'equivoco.

sulla questione delle case distribuite circa un anno fa la situazione abitativa è buona.

al contrario abbiamo problemi sul fronte lavoro. speravamo che l'amministrazione fosse un po' più attenta nel supportare le persone
che sono in difficoltà nel trovare un'occupazione.

Anonimo ha detto...

Questo ho capito e...credo che questo fosse, ma dato che sono tendenzialmente predisposto a pensare che sia io sbagliare e non gli altri....prenderò per vere le ultime parole.

L'occupazione è difficile sempre, specialmente per chi ha esperienza zero.
Provare ad inventarsi un mestiere?
Provare a fare cooperative di lavoro?
Mi sembra di ricordare che avete già parlato di esempi simili.
In fondo ci sono un sacco di lavori che restano scoperti e sono, di solito, ben retribuiti.
Gli spazzacamini, chi si occupa del verde nei condomini o nelle ditte, imprese di pulizia, ecc.
Non credo nella discriminazione a prescindere, ho troppi esempi di persone che, facendosi il dovuto mazzo, si sono conquistati uno spazio nel mondo del lavoro.
Un piccolo esempio?, Un albanese venuto qui nel momento in cui gli albanesi erano visti come il fumo negli occhi, oggi ha una piccola impresa di pulizia con alcuni dipendenti....mica male..no?
Il tutto sta nel cominciare, tanto se sei a piedi...cosa rischi di perdere?

Infine, per l'offerta della richiesta della casa popolare, mia nonna non accetta l'aiuto di sua figlia(mia madre) e dei nipoti, al massimo, quando il riscaldamento era con la stufa a kerosene, ogni tanto si faceva portare in casa qualche tanica..per il resto deve sentirsi autonoma senza chiedere nulla a nessuno...carattere.