domenica 4 novembre 2007

L'Italia che non ama i Rom

Il tragico assassinio di Roma ha scosso fortemente la popolazione. Al di là della reazione immediata e della comprensibile richiesta di fermezza e di rigore nella punizione di questo ennesimo fatto di criminalità, l'episodio si colloca, dal punto di vista delle relazioni tra gli italiani e gli immigrati, specie quelli di origine romena e/o di etnia rom, in un contesto già molto problematico e tormentato.
Non a caso, la gran parte dei cittadini sovrastima la presenza nel nostro Paese degli uni e degli altri. In particolare, la numerosità dei rom in Italia risulta o ignorata (dal 56%) o fortemente ampliata: l'80% di chi sostiene di sapere quanti sono, li ritiene, esagerando assai, in due milioni ed oltre. La scarsa conoscenza è confermata anche dalle risposte sulla nazionalità dei Rom oggi presenti nel nostro Paese: più del 50% ritiene che sono quasi tutti stranieri, mentre solo il 20% sa che essi sono in larga misura italiani.
Come di consueto, le poche informazioni portano ad un atteggiamento fortemente negativo verso i rom. Il 61% degli italiani dichiara di avere «molta» antipatia nei loro confronti. E un altro 20% afferma comunque di provarne «abbastanza».
Si tratta di valori di gran lunga superiori a quelli rilevati nei confronti degli immigrati in generale: verso costoro l'insieme di «molta» e «abbastanza» antipatia non raggiunge il 40%. Non a caso, i Rom costituiscono, tra le varie tipologie di immigrati (anche se non sempre sono tali), quella meno apprezzata. Essi sono ultimi nella graduatoria dell'accettazione, subito dopo gli albanesi e, non a caso, i romeni.
Al riguardo, se si domanda agli italiani «qual è la prima cosa che le viene in mente se le dico la parola “rom”?», la risposta più frequente (la dice più di un intervistato su quattro) è «ladri», seguita, subito dopo, da «nomadi». Di fronte a questa situazione, non sorprende il fatto che il 70% degli italiani ritiene difficile, se non impossibile, una convivenza con i rom: per il 34% essa non è del tutto proponibile, mentre per il restante 36%, comunque, è assai problematica.
I perplessi alla possibilità di convivenza con i rom (e con i romeni) sono in misura molto maggiore presenti tra gli elettori del centrodestra, ma si trovano in misura significativa anche tra i votanti per le altre forze politiche e, specialmente, tra gli indecisi e gli astenuti. Secondo la maggioranza relativa della popolazione, nemmeno la buona volontà dell'una o dell'altra parte, degli italiani e dei rom, può migliorare la situazione: il 37% ritiene che, infatti, «è impossibile conciliare culture così differenti». E a costoro vanno, forse, aggiunti quanti (34%) affermano che comunque, «gli zingari non fanno abbastanza per rendere possibile la convivenza». di Renato Mannheimer, continua a leggere...

Nessun commento: