mercoledì 7 novembre 2007

Prima di tutti vennero a prendere gli zingari...

Prima di tutti vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perchè mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perchè non ero comunista. Un giorno vennero a prendermi e non c'era rimasto nessuno a protestare” (Bertold Brecht).
Cosi' con questi versi Brecht descriveva la nascita del nazismo. Dilagano fenomeni non inediti di razzismo a seguito di spiacevoli fatti criminosi, non inediti, perchè gli spiacevoli avvenimenti che stanno caratterizzando la cronaca di questi giorni assomigliano molto agli avvenimenti che caratterizzarono la nascita del nazifascimo in Germania negli anni '30.
Amplificare al massimo ogni episodio di crimine commesso da uno straniero immigrato, costruirci sopra una campagna d'odio contro tutti i connazionali del malfattore, contro le classi socialmente più discriminate, come i rom, i neri, i musulmani ecc., la logorroica strumentalizzazione mediatica dei neo fascisti nostrani e dei politici, porta a fare simili paralleli.
Per loro è solo squallido tentativo di cavalcare emozioni popolari all'indomani di tragici fatti di sangue, puro tentativo di sciacallaggio politico, ma comunque non bisogna affatto sottovalutare il fenomeno e ricondurlo a semplice manovra elettoralistica.
Io sono stato sempre molto diffidente verso allarmismi che spesso venivano proposti da molte parti della sinistra in passato, ma questa volta un minimo di riflessioni va fatto. Perche' in Italia trovano consenso ormai queste campagne di criminalizzazione verso i rom, i lavavetri, i musulmani, i rumeni, i cinesi, eccetera?
Come mai assistiamo che queste campagne non vengono ormai più condotte da esponenti della destra estrema, ma vengono fatte proprie anche da sindaci di centro sinistra delle più importanti città quali Bologna, Torino… e come mai vengono amplificate dagli editoriali pubblicati da giornalisti di primo piano, come quello di Alberto Ronkey sul Corriere della Sera, di qualche tempo fa, 'L'invasione dei romeni'?
Ronckey addirittura a sostegno delle sue tesi si mette a citare Indro Montanelli in un commento scritto durante il periodo dell'emanazione delle leggi razziali nel 1938. Continua a leggere…

6 commenti:

Unknown ha detto...

Bell'articolo, complimenti.
Il fatto che più persone distanti tra di loro maturino queste idee, notino il percorso verso il baratro cui ci stanno conducendo, nonostante il regime mediatico in cui viviamo, mi da qualche speranza...

Continua così.

Anonimo ha detto...

Ciao, manca una frase alla poesia di Brecht, prima dei comunisti..
"Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi."

Spero sia solo un errore

Anonimo ha detto...

Sì,manca la partwe riferita agli omosessuali, come mai? Solo una svista? oppure il cebnsore dei razzismi divdenta censore delle diversità, quand scomode (ebre, omossessuai ecc)?

Alberto ha detto...

Guarda che questa poesia non è di Bertold Brecht ma di Martin Niemöller. Ciao.

u velto ha detto...

ciao Alberto, ti ringraziamo per la precisazione. Anche noi avevamo letto le diverse interpretazioni e alcuni giorni fa ne avevamo ideata una nuova versione...

Anonimo ha detto...

Martin Niemöller è conosciuto per la poesia Prima vennero... a lui attribuita (spesso erroneamente attribuita al drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco Eugen Berthold Friedrich Brecht detto Bertolt).