Pubblichiamo la lettera invita dall’associazione Rom Sinti @ Politica al Presidente della Repubblica Italiana, al Presidente della Rai, al Presidente della commissione di vigilanza della Rai, all'On. Gianfranco Fini e alla redazione della trasmissione Porta a Porta di Rai Uno.
Ieri sera alla trasmissione “Porta a Porta” su Rai uno, con ospiti in studio On. Piero Fassino e On. Gianfranco Fini, si è parlato del problema sicurezza e sparlato delle minoranze Rom e Sinte, perché ancora una volta in questa trasmissione, benché si parlasse di “zingari”, nessun rom e nessuno sinto è stato inviato per esprimere la propria idea e replicare alle discriminanti e gravissime false accuse alla cultura rom e sinta, come ha avuto la possibilità di fare il rappresentante della lega dei Romeni in Italia, giustamente invitato.
Segnaliamo al presidente della commissione di vigilanza della Rai ed al Presidente della Repubblica Italiana che non è la prima volta che trasmissioni della Rai che si occupano di Rom e Sinti ignorano la presenza dei diretti interessati ed è da questo contesto mediatico che è emersa una realtà generale della minoranze rom e sinte italiana totalmente falsificata.
L’onorevole Gianfranco Fini durante la trasmissione Porta a Porta di Rai uno, ha affermato mostruose falsità estranee alla cultura rom offendendo e discriminando diverse decine di migliaia di onesti cittadini Rom e Sinti, sparlando della cultura Romanì come della cultura del furto, del non lavorare, del far prostituire le donne, del procreare i bambini per sfruttarli, ecc. di una cultura che non ha senso integrare.
Nelle case di milioni di Italiani è arrivata solo questa falsa verità, questo incitamento all'odio verso la cultura rom e sinta, per l'assenza di un contraddittorio con un esponente appunto delle minoranze rom e sinte.
Tutti gli elementi espressi dall'on. Fini sono totalmente estranei alla cultura ed ai valori delle minoranze rom e sinte. Nessuno nega che possono esserci persone rom che commettono questi reati ma generalizzare è una falsità, è razzismo, è incitamento all'odio razziale.
E' un comportamento ingiusto ed intollerabile. Quando si parla di legalità essa deve essere a tutto tondo. Come sarebbe ingiusto ed intollerabile generalizzare sulla cultura italiana definendo gli italiani: mafiosi, camorristi, terroristi, corrotti e corruttori, ecc… Solo perché può essere che qualche Cittadino Italiano abbia commesso questi reati. Come sarebbe ingiusto ed intollerabile generalizzare sui politici italiani solo perchè diversi politici che siedono nel Parlamento Italiano hanno una condanna penale definitiva.
La cultura rom è ben altra cosa da quella descritta pubblicamente dell’on. Fini, il quale farebbe bene ad approfondire la conoscenza storica, sociale e culturale delle nostre minoranze rom e sinte anche per dare risposte corrette ai bisogni di tutti i cittadini, per il ruolo che svolge.
In Italia, oltre ai Rom Europei, vivono da oltre sei secoli circa 90 mila Cittadini Italiani Rom e Sinti a cui è ingiustamente negato il riconoscimento di minoranza linguistica e che devono combattere quotidianamente una silenziosa, violenta ed illegale discriminazione razziale per l’assenza di corrette politiche sociali e culturali, che non sono una bontà della politica ma un preciso dovere Istituzionale e Costituzionale di chi governa l’Italia.
Chiediamo all'On. Fini alla prossima occasione pubblica di precisare bene le sue affermazioni verso le minoranze rom e sinte precisando che ci sono Rom delinquenti e Rom onesti come in tutte le popolazioni.
Chiediamo al Presidente della Rai ed al presidente del Comitato di vigilanza della RAI di garantire pari opportunità a Rom e Sinti in tutte le trasmissioni che si occupano delle nostre minoranze e di dare spazio nel palinsesto dei programmi per una conoscenza diretta della cultura Romanì.
Facciamo appello al Presidente della Repubblica Italiana per garantire il rispetto del pluralismo culturale e del pluralismo della informazione anche alle minoranze Rom e Sinte; di garantire il rispetto dell’articolo 6 della Costituzione Italiana anche alle minoranze rom e sinte Italiane con il riconoscimento di minoranza linguistica.
In caso contrario significa che noi “zingari”, Rom e Sinti, siamo figli di un Dio minore e quindi tutto è solo un pretesto per fare propaganda politica a danno di tutti i Cittadini.
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