Il Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità celebra con un evento conclusivo, domani 20 dicembre a Roma, la chiusura dell'Anno europeo delle Pari Opportunità per Tutti, le direttive emanate per vietare ogni forma di discriminazione dei cittadini dell’Unione europea hanno costituito la base su cui, nel giugno 2005, la Commissione delle comunità europee ha proposto di dichiarare il 2007 «Anno europeo delle pari opportunità per tutti».
Per i Rom e i Sinti, i più discriminati in Europa, è stato un anno drammatico in Italia: campagne stampa xenofobe e in alcuni casi razziste, sgomberi, attentati, ordinanze, cacce all’uomo, decreti sicurezza… Una situazione vergognosa che farà discutere ancora per tantissimi anni. Non era mai successo niente di simile in Italia ma proprio durante l’«Anno europeo delle pari opportunità per tutti» si sono scatenate tutte le paure, i pregiudizi, gli stereotipi più subdoli e violenti.
L’obiettivo, mancato completamente in Italia, doveva essere quello di attirare l’attenzione dei cittadini europei sui vantaggi della diversità, da considerare come una preziosa risorsa, e per sensibilizzarli sul diritto di tutti a godere di un trattamento uguale e di una vita senza alcuna discriminazione determinata dall’origine etnica, dalla razza, dalla religione, dall’orientamento sessuale, dalle convinzioni personali o da handicap.
Abbiamo terminato quest’anno terribile con il pasticcio di Palazzo Madama e con la consapevolezza che l’Italia è un Paese razzista!
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