venerdì 18 gennaio 2008

Biella, una settimana sul Porrajmos

Il Consiglio regionale del Piemonte, il Comitato per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana e l’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli “Cino Moscatelli”, con il patrocinio della Provincia di Biella e della Città di Biella organizzano per il Giorno della Memoria 2008 una serie di eventi dal titolo “persecuzione razziale, deportazione e sterminio di Rom e Sinti”. Gli eventi si terranno a Biella dal 18 gennaio al 3 febbraio 2008.

18 gennaio, Teatro sociale Villani, piazza Martiri della Libertà, “Zingari: l’Olocausto dimenticato”, spettacolo teatrale prodotto da Centro Teatro Ipotesi di Genova, interpretazione, testo e regia di Pino Petruzzelli. Ore 21.00.

19 gennaio - 3 febbraio, Museo del Territorio, via Quintino Sella, “Porrajmos: altre tracce sul sentiero per Auschwitz”, mostra fotografica/documentaria realizzata dall’Istituto di Cultura Sinta. Inaugurazione sabato 19 gennaio, ore 17.30. Orari di apertura: da martedì a giovedì ore 15-19; venerdì ore 15-22; sabato e domenica ore 10-19; da martedì a venerdì al mattino visite scolastiche su prenotazione; chiuso il lunedì.

24 gennaio, ore 21, Teatro sociale Villani, piazza Martiri della Libertà, “concerto per il Porrajmos: il genocidio dimenticato dei rom e sinti”, canti e poesie della memoria in lingua romaní. Concerto dell’Alexian Group di Santino Spinelli, rom italiano.

25 gennaio, ore 9-13, Città Studi, corso Giuseppe Pella, “La persecuzione di rom e sinti: storia e memoria dello sterminio”, convegno con interventi di Gustavo Buratti, Luca Bravi, Rosa Corbelletto, Carlo Berini. Interverrà Mirko Levak, sopravvissuto al Porrajmos. Presiede Roberto Placido, vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Oggi domenica 3 febbraio 2008 ho visitato la mostra fotografica PORRAJMOS con mia moglie e ci siamo commossi. Io personalmente ho provato un senso di profonda vergogna al pensare che la costituzione europea potrebbe sancire che le nostre origini culturali sono cristiane.
Il cristianesimo cattolico ci riserverà nel futuro amare sorprese.
La religione é una malattia morale.

u velto ha detto...

ciao Anonimo, ti ringraziamo per il bellissimo commento.
sucardrom è gestita da molte persone e molte condividono il Vostro pensiero.