In una società in rapida evoluzione, in un mondo sempre più interconnesso, anche le varie culture e tradizioni si mescolano dando un'accelerazione al processo globalizzante. In questo contesto, l'Anno Europeo del Dialogo Interculturale assume un significato particolare per il suo ruolo di congiunzione e comprensione fra le diverse realtà culturali. Una ricchezza che il Parlamento europeo è deciso a valorizzare con la sua attività e con la presenza di diverse personalità che saranno invitate durante l'anno ad arricchire il dibattito.
Lanciato ufficialmente dalla presidenza slovena dell'Ue lo scorso 8 gennaio a Ljubljana, l'Anno europeo del dialogo interculturale è un'iniziativa dell'Ue che mira a rafforzare la comprensione fra le culture, aiutando i suoi cittadini a comprendere meglio il complesso ambito multiculturale.
“L’Europa, pur avendo radici comuni profonde, non è ancora una singola comunità. E’ necessario sviluppare maggiormente un comune sentire per farla diventare un unicum. E l’Anno Europeo del Dialogo Interculturale, insieme al progetto Mosaico che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha elaborato, è un’occasione per accrescere la conoscenza e la comprensione reciproca. L'arte e la cultura possono, infatti, essere momento di insegnamento”.
Con queste parole l’On. Andrea Marcucci, Sottosegretario di Stato del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha ufficialmente aperto a Roma, il 12 febbraio, con un convegno l’Anno Europeo del Dialogo Interculturale, iniziativa di grande respiro targata EU per la quale sono stati stanziati dieci milioni di euro. Un progetto lanciato dal Commissario Europeo Jan Figel per promuovere una vera interazione culturale tra tutti i paesi europei.
L’Italia, attraverso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, partecipa all’Anno con un programma “Mosaico: Melting colours of Europe”, un progetto multidisciplinare annuale che prevede otto appuntamenti tra cui dibattiti, mostre, performance, conferenze.
“Le politiche culturali sono il solo strumento strategico da opporre alla frammentazione identitaria a favore dell'interculturalita. Contro la moltiplicazione delle criticità e dell'incomprensione tra culture e popolazioni la cultura è l'unica strada per l'integrazione”. Lo ha dichiarato Francesco Rutelli, ministro per i Beni e le Attività Culturali (Mibac), in occasione dell'apertura dell’Anno Europeo del Dialogo Interculturale.
'”Penso che il governo italiano - ha aggiunto il ministro Rutelli - abbia scelto, d'intesa con l'Unione Europea, una strada intelligente e vedo qui la traccia di quella tolleranza, di quel dialogo, di quella costruzione che ci fa smettere di teorizzare astrattamente il multiculturalismo e concretamente realizzare la conoscenza di valori delle altre culture attraverso cui è sempre cresciuta l'Italia”.
Concependo l'unità e la diversità come due facce della stessa medaglia “lo spazio e la diversità culturale dovrebbero essere definizioni di Europa. L'Europa - ha sottolineato il commissario europeo Jan Figel - va vista come un 'mosaico' e non un calderone”. Un ''Mosaico'' che intende “promuovere sul territorio nazionale - spiega il sottosegretario Marcucci - le ragioni dell'intercultura come risorsa. L'arte e la cultura possono essere momento di insegnamento”.
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