
In questa sede verranno portate le istanze emerse nel contesto italiano, che comprendono la necessità di introdurre il riuso su scala a partire dalle piattaforme ecologiche e l'importante ruolo degli operatori informali dell'usato italiani, migranti e rom nella sopravvivenza e nello sviluppo del settore dell'usato. Le proposte dell'Occhio del Riciclone relative all'inserimento lavorativo di fasce deboli e discriminate come i Rom nella gestione dei rifiuti e l'emersione e la regolamentazione della filiera dell'usato, sono supportate da studi di settore elaborati nel corso degli ultimi anni dal Centro ricerca dell'Occhio del Riciclone e rappresentano un approccio innovativo che arricchisce le tematiche e gli interventi del convegno internazionale di Bogotà. Occhio del Riciclone ha ricevuto per l'occasione la delega ufficiale dell'Associazione degli Operatori di Porta Portese, la principale associazione italiana di rigattieri informali, che negli ultimi mesi sta lottando strenuamente per far sopravvivere il mercato dell'usato e le pratiche del riuso nella città di Roma.
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