martedì 4 marzo 2008

Ue, le radici cristiane dell'Europa

Negli ultimi mesi si è sviluppato un ampio e animato di dibattito sull’opportunità di inserire nel testo della Costituzione dell’Unione europea che è in fase di preparazione un riferimento alle “radici cristiane dell’Europa”.
In questo dibattito emergono ovviamente i diversi punti di vista e le differenze ideologiche tra “destra” e “sinistra”, tra partiti di ispirazioni confessionale e partiti di tendenza laica. In qualità di cittadini italiani ed europei di fede cristiana, a noi Sinti farebbe piacere che fosse inserito questo riferimento nella carta costituzionale dell’Europa unita.
È una sensazione di tipo istintivo, in quanto credenti cristiani possiamo sentirci onorati del fatto che i valori cristiani siano riconosciuti e dichiarati. Occorre però riflettere e porsi alcune domande, per esempio: quali sono queste radici cristiane a cui dovremmo fare riferimento? lo sviluppo del potere religioso come ha condizionato per secoli le vicende del nostro continente? le persecuzioni compiute dalle chiese al potere, comprese quelle di estrazione protestante, nei confronti dei dissidenti (hussiti, valdesi, anabattisti, metodisti, ecc.) che in ogni epoca si sono richiamate alla Parola di Dio? le guerre di religione e gli eserciti che si contrapponevano benedetti nel nome dello stesso Dio? lo sviluppo dei regimi dittatoriali del XX Secolo in stati cattolicissimi quali l’Italia, la Spagna o la protestante Germania o ancora l’ortodossa Russia? il capitalismo esasperato dei nostri giorni che affonda le sue radici nell’ideologia del lavoro di stampo calvinista ?
Tutte queste domande e questi fatti che costituiscono la base su cui si fonda la realtà sociale, politica ed economica della nostra Italia ed Europa di oggi, si possono definire radici autenticamente cristiane per noi?
Se l’Europa ha avuto bisogno del pensiero umanistico/rinascimentale per uscire dall’oscurantismo medioevale di stampo clericale; se ha avuto bisogno dell’illuminismo ateo per stabilire principi di democrazia, libertà ed uguaglianza vuol dire che c’era poco di autenticamente cristiano nel tessuto socio-politico di quei tempi.
Ci domandiamo ancora: ammesso che sia possibile trovare nel passato della storia europea radici sia pur parzialmente cristiane, quanto c’e di cristiano nell’Europa di oggi? Queste radici quale frutto hanno prodotto? In che modo ci poniamo di fronte al materialismo più sfrenato che oggi distoglie l’uomo dal pensiero dell’eternità, come viene ribadito nel testo biblico di Ecclesiaste (3:11)?
Come ci poniamo di fronte all’allontanamento da Dio di una società che si compiace nel definirsi post-cristiana? E di fronte all’affermazione di una morale che non solo si propone come autonoma rispetto quella divina, ma apertamente in contrasto con essa nella ricerca del piacere come massimo obiettivo con tutto quello che questo può comportare nella propria vita e in quella degli altri, sia nella sfera fisica che in quella psichica ed affettiva.
Il futuro non si presenta certo migliore: gli sviluppi della situazione attuale lasciano intravedere un sempre più marcato distacco da Dio, la dissoluzione delle famiglie, nuovi conflitti tra culture diverse, globalizzazione non solo dell’economia ma anche di principi morali sempre più discutibili alla luce della Parola di Dio, in un contesto generale in cui sempre più forte sarà il controllo del potere sull’essere umano.
Francamente, alla luce di questo passato, di questo presente e di questo futuro non risulta più tanto determinare che ci sia o meno un riferimento alle “radici cristiane” nella Costituzione Europea. Il popolo sinto e sempre stato un “piccolo gregge”, poco conosciuto e poco apprezzato che però alla fine con tutti gli altri popoli sarà una folla immensa (Apocalisse, 7:9).
A noi popolo sinto di fede cristiana ci interessa di più vivere un’autentica vita cristiana, realizzandone tutti gli aspetti nella nostra esistenza di oggi, sforzandosi di essere fedeli testimoni di Gesù per contribuire ad essere luce in questo mondo spesso buio. di Luca Paolo Guglierminotti (in foto a destra con il Pastore Antonio Reinardt), M.E.Z. Italia

2 commenti:

Melina2811 ha detto...

Ciao e buona serata da Maria

u velto ha detto...

ciao Melina2811, grazie della visita.